giovedì 25 agosto 2022

Rutube, il social di Mosca si fa strada nel silenzio dell'Occidente

Un'immagine tratta dal sito di Rutube
Di 'qua' dal confine, ovvero nell'Europa occidentale, se ne sa poco, ma in Russia opera già da diversi mesi Rutube, ovvero il tentativo di risposta di Mosca principalmente a Youtube e alla totale sottomissione dei media 'mainstream' e dei social trainanti alla visione del mondo imposta dagli Stati Uniti e dalle potenze economiche globaliste.
Scrivo questo post mentre 'trovomi' a Helsinki in attesa dell'aereo per l'Italia e, quindi, solo più tardi potrò confermare la visibilità del sito dall'Italia, nazione decisamente più 'schiava' dell''alleato' (ahahah) americano rispetto a quella finnica, Sanna Marin a parte.
Secondo il sito "Mashable" l'iniziativa sarebbe già stata bollata come un fallimento: perché, spiega il sito, in terra russa, "nonostante la propaganda e lo sforzo per diffondere la novità fatta in casa, Rutube ha ovviamente un seguito molto inferiore a YouTube: stando alle cifre del giugno scorso, sono stati 9,7 milioni i contatti unici mensili per la prima, 85 milioni per la seconda". Evitando di omettere, ovviamente, come l'avere un ottavo dei contatti di una realtà mostruosamente affermata come lo è ormai da anni (è nata nel 2005) Youtube sia un risultato tutt'altro che disprezzabile.
Certo i video inseriti sono ancora pochi: digitando la voce "Italia" compaiono per esempio soprattutto video caricati dall'agenzia Sputnik Italia (la cui attività è censurata all'ovest, per esempio Facebook).
E, in effetti, circumnavigando l'argomento, nello stesso articolo si conclude sottolineando: "Il futuro potrebbe, tuttavia, tingersi di nero per YouTube, poiché le autorità russe sembrano comunque decise a sospendere il servizio, proprio per spingere il clone locale".