venerdì 26 agosto 2022

Sanna Marin e l'ipocrita assoluzione di una premier incapace

Sanna Marin nel 'ritratto' de "Il Messaggero"
Sanna Marin
che frigna davanti alle telecamere spiegando ai giornalisti di avere anche lei una privata, nella quale, tutto sommato, ha ogni diritto di sbevazzare, lesbicare e fare qualsiasi cosa le aggradi, può andare bene fino a un certo punto.
Di fronte alla sua discreta bellezza (non si esageri, c'è di meglio, soprattutto nel suo Paese) possono cadere come polli gli italioti nostrani, dimentichi delle strombazzate e degli strali lanciati contro Matteo Salvini che si divertiva, con fare piuttosto volgare, al Papeete, sputtanando se stesso, il proprio ruolo istituzionale e la nazione che rappresentava. A cui si aggiunge, ovviamente, per pura convenienza, il 'mainstream' del buonismo internazionale già schierato.
La vicenda Marin è ancora più grave, perché riguarda un capo di Stato, la Finlandia, recentemente coinvolta in due fatti di ampia portata ed entrambi gravissimi: dapprima il possibile ingresso nella NATO.
Non appena dovesse entrarci, provocherebbe una palese provocazione nei confronti di Mosca che, di conseguenza, avrebbe una scusa valida per dichiararle guerra e invaderla, scatenando a questo modo un conflitto mondiale.
Il tutto con Joe Biden presidente degli Stati Uniti, un personaggio che non smette di confermare la propria idiozia ogni giorno che passa. Il tutto passando sopra allegramente ai diritti dei curdi sbandierati a convenienza, ma pronti per essere rispediti in patria dove subirebbero un inevitabile triste destino. Quindi, anche la tanto millantata difesa dei diritti umani andrebbe a farsi benedire.
Invece di fare ammenda questa sorta di premier incapace si permette il lusso di farsi ritrarre mentre sbevazza e si diverte alla faccia degli elettori? Ogni critica diventa lecita, non esiste 'privato' per chi si dimostri incapace di ricoprire il proprio ruolo e l'essere una bella donna non la perdona della sua stupidità.