Dopo un solo anno di assenza dal massimo torneo mondiale l’Italia dell’hockey può fare festa, vincere il Mondiale Division I e tornare nell’olimpo del disco su ghiaccio. All’Arena di Torun, in Polonia, gli azzurri di Rick Cornacchia hanno così completato l’ennesimo trionfo di una avventura esaltante, che va ad aggiungersi a quelle ottenute a Ortisei 1981, Lubiana 1991 ed Eindhoven 2005, vendicando il ko subito contro l’Ucraina 70 giorni fa, una sconfitta che aveva estromesso gli azzurri dalle Olimpiadi.
Finisce quindi 2-0 con l’Ucraina quello che era l'ultima e decisiva partita, 5.a vittoria in 5 partite e 3° shutout per Thomas Tragust, decisivo ancora una volta: una montagna di gioia che servirà a riportarci nel gruppo A mondiale che si disputerà nel 2010 in Germania. Una marcia costruita con i successi su Romania (11-0), Gran Bretagna (5-2), Olanda (4-0), Polonia (4-2) e Ucraina (2-0) appunto.
Tutta la squadra è stata eccezionale e da applaudire, resistendo spesso a doppie inferiorità numeriche e momenti di grande pressione dei favoriti ucraini. Si aggiungano a questo i 10 minuti di penalità subiti da Nicola Fontanive e i 5+20 (quindi penalità partita) da Stefan Zisser. Una prova monumentale portata a compimento dalle reti di Michele Strazzabosco nel secondo periodo e Nicola Fontanive a pochi secondi dalla fine a porta vuota. In totale sono state ben 26 i gol azzurri a questi Mondiali polacchi, a fronte di appena 4 reti subite, e italiano (più o meno) è stato anche il topscorer della manifestazione, al secolo Trevor Johnson con 8 punti (3+5), seguito da Roland Ramoser con 7 (4+3) e Luca Ansoldi con 6 (1+5).