Signori, ecco a voi due bambini dell’asilo: da una parte Massimo Moratti, dall’altra Silvio Berlusconi, uno con la zappa, l’altro con l’ascia. Della serie ‘lo stile, a noi’, e per fortuna che tra le due società di Milano dovrebbe correre buon sangue, perché i due massimi esponenti rossonerazzurri mi ricordavano… me stesso ai tempi in cui giocavo con i soldatini in scala e le macchinine (già quando venni promosso al… Subbuteo avevo cominciato a essere più serio…).
Ha aperto le danze il Premier che, a lato di un impegno ufficiale, ha espresso (ma ne sentiva davvero il bisogno?) il seguente giudizio: “Ne ho parlato anche con Galliani al telefono: senza il gol di mano di Adriano nel derby, a quest'ora saremmo a ridosso dell'Inter. Ma è anche vero che con il condizionale, nel calcio, non si va da nessuna parte”. Bum… apriti cielo. A Moratti non è parso vero di ricevere un assist simile dall’altra parte del Naviglio. Il mistero però è perché abbia voluto raccogliere la sfida, con un Milan ancorato a 7 punti di distanza (a proposito, oggi i telegiornali di Sky aprivano convintissimi con frasi del tipo ‘Il Milan sogna, il Milan ci crede…’, continuo a rimanere senza parole). Tanto è bastato per fare scattare l’ira di patron Moratti: “Vorrà dire che conterò i loro rigori” ha detto con un misto di rabbia e sarcasmo. Glieli contiamo noi i rigori mister: 12, di cui 10 realizzati, il più alto numero di tutta la Serie A. A fronte di 4 subiti (tutti realizzati). Dai, adesso incazzati. Però evita di dire che la ‘tua’ Inter di rigori contro non ne ha subiti manco uno... Continua a leggere su Milano 2.0