Ok, va bene, sì certamente. Il Corriere dello Sport titola “Ora il Milan sogna”. Sogna pure, caro vecchio Milan, sogna quello che vuoi, perché tanto questa Inter, che pure non sembra più un’”Invincibile Armada”, non la pigli più. I nerazzurri cadono al San Paolo, sconfitti per 1-0 dai partenopei (proprio come l’anno scorso) e vedono ‘ridotti’ a 7 i punti di vantaggio sui rossoneri, quando però mancano solo 5 giornate alla fine del campionato, troppo poche per autorizzare qualsiasi desiderio o incubo proibito. ’O’ ciuccio’ torna alla vittoria dopo 104 giorni di stenti, contro un’Inter che Mourinho ha proposto con Ibrahimovic davanti coadiuvato da Figo e Balotelli sulle fasce, con Santon in panchina e capitan Zanetti arretrato sull'out difensivo destro.
Eppure, come sempre, l’Inter la sua figura la fa, spesso pericolosa con Samuel prima e Balotelli poi (a proposito, pare che parte del ‘civilissimo’ pubblico napoletano abbia fatto man bassa di insulti razzisti nei confronti del bresciano). Nella ripresa calano i ritmi, che subiscono una sferzata (vuoi mai?) in coincidenza della scelta di Mourinho di inserire Mancini al posto di Figo: al 73' Napoli in gol con Zalayeta ben imbeccato da Lavezzi e abile a ‘freddare’ Julio Cesar. Solito nervosismo finale per l’Inter, che nei rari momenti di imbarazzo nei quali viene a trovarsi da troppo spesso risposte negative... Continua a leggere su Milano 2.0
Un'ampia sintesi di Napoli-Inter da Controcampo