C’è qualcosa che non mi torna in tutto questo ‘affaire Balotelli’. E non ho ancora capito cosa. Sì, è vero, hanno ragione ‘loro’, i cori razzisti verso l’attaccante bresciano dell’Inter sono odiosi, cattivi, sbagliati ma… non so, c’è qualcosa che non va, come disse Sid Vicious trovando la sua donna riversa nel bagno appena spirata con l’ago nella vena con cui si era appena fatta di eroina…
Mi sono ripetuto come un mantra le parole che ho ascoltato in tv, da parte di quelli ‘che ne sanno’. ‘Odiosi cori razzisti, ‘vergogna senza fine’, ‘è necessaria una presa di posizione forte’... avevo perfino ormai sussunto questa presa di posizione nel mio cervello... poi ieri sera mi sono trovato a Quarto Oggiaro in macchina lungo un viale quasi chilometrico. Accelero un po’ e a un certo punto mi trovo uno di quei segnali che ti raccontano che stai andando troppo veloce: leggo che sto andando a 70km/h, poi 73, occazzo… il segnale scende bruscamente, faccio 68, 65, 58… beh, giusto, rallento… poi per un attimo mollo tutto e penso fra me e me, sorridendo all’angolo della bocca: ‘Ma cazzo, nella via di fianco si sparano e questi vengono a rompermi perché vado a 73km/h?'.
Scoppio in una fragorosa risata e mando affanculo l’amministrazione comunale di Quarto Oggiaro (che poi è quella di Milano già da diversi anni). Ma che non mi spaccassero... e così mi è capitato attraverso una serie inspiegabile di neuroni collegati fra loro di tornare al ‘caso Balotelli’, di questo inquieto e inquietante ragazzo che dal campo sbraita, muove le braccia e le mani verso i tifosi avversari, poi si becca un coro becerissimo e allora... mah, l’Italia è un paese strano, da anni, da sempre... Continua a leggere su Milano 2.0