sabato 18 aprile 2020

Noi non siamo come Michele Serra

L'articolo di Michele Serra
Tutti noi scriviamo e diciamo (talvolta) stupidaggini. Alcuni però sono prezzolati per farlo, e non ne hanno vergogna. L'ultimo 'articolo' vergato da Michele Serra per "La Repubblica" (riprodotto nella foto) ne è un mirabile esempio. Non perderò tempo a snocciolarvi quello che non è solo l'ultima espressione del Serrapensiero, ma è la linea di un giornale impareggiabile espressione del Minculpop globalista, è la maniera di pensare di un certo miserabile credo politico, è il rimasuglio infetto di quella Italietta retrograda, di uno Stivale imbattutosi in una cacca pestata per strada.
Come replicare a uno come Michele Serra? Cercare di scovare a forza qualcosa all'interno di una zucca vuota rischierebbe di essere confuso con un atto di violenza. Che fermamente condanniamo, contro qualsiasi essere vivente, sia esso un bipede, un maiale o anche un'ameba. Si potrebbe noleggiare un aereo, tipo quelli che una volta si libravano sopra lo stadio di San Siro con una lunga striscia pubblicitaria (credo fosse "Termozeta"), ma con una scritta che potrebbe essere un lunghissimo "Vaffanculooooooo" con 72 'o' a rendere più chiaro il concetto. Ma non si vuole qui creare vittimismi né procedere a provocazioni gratuite, che potrebbero solo inorgoglire personaggi che si masturbano quotidianamente nel colpire e deridere l'uomo comune, forse perché essi stessi vittime complessate di abusi subiti nel passato, felici e dormienti fra le coltri di un rassicurante Potere che hanno deciso di rappresentare, magari persino inconsapevolmente.
Ci basti solo una certezza, poca roba, ma sufficente a inorgoglire noi, che certe cazzate non le pensiamo e non lo scriveremo mai. Perché "noi non siamo come Michele Serra". Una certezza che vale una garanzia.