giovedì 30 aprile 2020

Coronavirus, esecuzione di massa da casa per il Coro di Petrozavodsk

Un momento del 'multicollegamento' del coro della Carelia
Bella, interessante e intensa l'esecuzione 'virtuale' del Petrozavodsk State University Academic Choir che, attraverso un multicollegamento da casa, è riuscito nell'intento di creare una suggestiva 'piece' musicale, "Indodana", un'antico canto spirituale africano. Questo per ovviare all'impossibilità di trovarsi insieme 'dal vivo', a causa dell'arrivo del Coronavirus anche nella Repubblica della Carelia, di cui la 'città di Pietro' è la capitale.
Fra i gruppi corali più importanti del mondo, quello dell'ateneo di Petrozavodsk è diretto da Nikolai Matascin.
Elena Elyna, una delle responsabili del coro, ha sottolineato le difficoltà dell'operazione: "Per il nostro coro, come per qualsiasi altro team creativo e artistico, il momento dell'isolamento non è facile. Non ci siamo abituati immediatamente al pensiero che non avremmo potuto sostenere prove regolari, fare concerti, viaggi e partecipare ai concorsi per i quali ci eravamo preparati lungo tutto l'anno, e questo è molto triste". Nasce da qui il progetto di 'coro virtuale'. "La sete di comunicazione e la creatività - prosegue la Elyna - ci hanno portato a idee diverse. Questa è stata la nostra prima esperienza, abbiamo scelto "Indodana", un antica canzone spirituale africana, diventata simbolo del nostro ultimo anno di concerti. Un brano che ha tanto calore, colori e ricordi".
Resta la speranza di tornare presto alle esibizioni dal vivo. "Certo, per quanto meraviglioso, un coro virtuale non sostituirà mai l'esibizione dal vivo, né l'energia che ci scambiamo quando cantiamo spalla a spalla. Intanto però stiamo preparando la prossima sorpresa...".