domenica 5 aprile 2020

Il premier svedese parla come Boris Johnson, ma nessuno dice nulla

Stefan Löfven, primo ministro socialdemocratico svedese
Curioso il commento di Stefan Löfven, premier svedese e leader del partito socialdemocratico, relativamente alla diffusione del Coronavirus nel suo Paese, che finora ha adottato la 'linea morbida' per contrastare la diffusione del virus: tutti in strada e locali e ristoranti aperti, per non sovraccaricare il sistema sanitario. Löfven ha ammesso però che bisogna "prepararsi a migliaia di vittime".
Una frase già sentita altrove, nella vicina Gran Bretagna, per bocca di Boris Johnson, quando questi disse ai suoi connazionali di aspettarsi 'molti lutti'. Johnson fu però stroncato dalla stampa del 'pensiero unico', umiliato dai media mondiali, additato a stupido e ignorante. La notizia del primo ministro svedese, invece, non tocca nemmeno di striscio la stampa nazionale. Forse perché Downing Street ha scelto di lasciare quell'Europa che così 'grande' prova di sé stia dando in questo frangente emergenziale? Dove sono i mandanti del Minculpop globalista? Perché Johnson entra nella schiera dei 'maledetti' ignoranti (ma democraticamente eletti) assieme a Trump, Orban e Bolsonaro, mentre del socialdemocratico Löfven non si occupa nessuno? Forse perché il 'virus' del pensare con la propria testa viene considerato più pericoloso del Coronavirus...

PS: chi voglia contestare il titolo per la 'doppia negazione' che equivale a una 'affermazione' sia il benvenuto. Ho vergato la frase consapevole dell'errore, ma anche della forza che l'espressione 'negativa' mantiene in sé. Chiedo scusa in anticipo se qualche accademico della Crusca se ne riterrà offeso.