martedì 25 aprile 2023

La Milano della Sinistra compie l'ennesimo scempio: abbattuta Villa Badoglio

Villa Badoglio, fra via Crema e piazza Trento. Ora non c'è più
Siccome non era in quel Centro ricettacolo dei voti della Sinistra radical-chic milanese e non abbelliva la vista panoramica di Fedez e di quelli che, come lui, vogliono comperare barconi per portare clandestini a casa nostra, ecco che il sindaco Beppe Sala, quello che costruisce piste ciclabili 'ad cazzum' per intenderci, ha provveduto a dare l'ok all'abbattimento dell'amatissima Villa Badoglio (chiamata così perché abitata per un certo periodo da un omonimo del figlio dello storico generale italiano), antico villino in stile liberty progettato dall'architetto Lorenzo Salvini nel 1926 (forse gli dava fastidio il cognome?), che aveva il torto di abbellire la periferia dei milanesi. 
Il palazzo era talmente bello che aveva anche un soprannome: 'casa graffito'. Non certo i graffiti 'presunte opere d'arte' dei graffitari odierni, ma una splendida decorazione facciale con graffiti liberty, testimonianza quasi unica del periodo.
Nonostante queste caratteristiche, sull'immobile non c'era alcun vincolo della Soprintendenza.
Ora i sentimenti prevalenti tra gli abitanti del quartiere sono la rabbia e la delusione di fronte a quello che, dalla giunta di Sinistra, viene venduto come un progetto di 'riqualificazione', stessa frase usata per altri scempi con cui Milano è stata stuprata, come quelli di Corso Sempione, Piazza Gramsci e Corso Buenos Aires.
Quello spazio ora sarà riempito da lussuosi uffici.