sabato 9 maggio 2009

Michela Brambilla diventa Ministro del Turismo,
ma a me piace di più il suo video sado-maso...

Mi occupo raramente di politica anche perché, come ben si sa, e come già disse Enzo Jannacci in una sua celebre canzone, “L’è ‘na roba spurca”. Però ci sono momenti in cui anche le parole lasciano lo spazio al silenzio, allo stupore. Soprattutto se a farmi girare le palle è qualcuno che ‘disprezzo di meno’ rispetto al resto della ciurmaglia urlante che siede in Parlamento. E così ho scoperto, con mio sommo raccapriccio, che nemmeno da troppe ore, al Palazzo del Quirinale, ha prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica (sì, insomma, Giorgio Napolitano), l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, nuovo Ministro del Turismo senza portafoglio. Giusto per chiarezza, ‘ministro senza portafoglio’ è colui che ha il mandato di esercitare un determinato ufficio civile, senza per ciò essere preposto a un Dicastero o Ministero. Va bene, quello che volete, è troppo. E’ troppo! Non so, non voglio fare il moralista 'alla PD', non parlerò delle sue autoreggenti in diretta alla tivù italiana o dei suoi esordi televisivo-giornalistici sadomaso nei club estivi delle più rinomate località turistiche italiane e non, quello lo lascio tranquillamente fare alla sinistra italiana, che pare stia impostando il pezzo forte della propria campagna politica sulle veline e bellezze altrui (ignorando le proprie).

Al giuramento della nemmeno tanto avvenente ‘rossa’ di Calolziocorte era ovviamente presente ‘Lui’, ovvero il Presidente del Consiglio dei Ministri onorevole Silvio Berlusconi, affiancato dal 'fido' Gianni Letta. Non perderò ulteriore tempo nell'andare a ricercare malefatte di chi magari sarà anche bravissimo nel compiere il proprio lavoro (ma qual è?). Io, dalle righe di questo blog, mi limito solamente a porre qualche interrogativo su questa scelta, che ritengo... posso dire poco opportuna? Magari stiamo assistendo alla nascita di una nuova Maggie Thatcher, ma non so perché, qualcosa mi dice che non sia così...

Ribadisco: nessun giudizio morale. Anzi, voglio dire di più, personalmente la preferivo di gran lunga così...