Chuck Daly se ne è andato, sconfitto dal tumore al pancreas che se l'è portato via all'età di 78 anni. Nella sua vincente carriera di coach (che gli ha permesso di fare un ingresso trionfale nella Hall of Fame), può annoverare due titoli NBA con i Detroit Pistons e la medaglia d'oro conquistata alle Olimpiadi del 1992 con il Dream Team (primo tecnico a realizzare la storica accoppiata). Uomo di grande classe e acume tattico, a Daly è sempre stata riconosciuta la capacità di creare una grande armonia all'interno di qualsiasi spogliatoio, trasformando diverse personalità in gruppi compatti. Non a caso un giocatore difficile come Dennis Rodman ha riconosciuto in Daly una figura fondamentale per la sua carriera.
Votato nel 1996 fra i dieci migliori allenatori dei primi 50 anni di vita dell'NBA, vanta un record in regular-season di 638 vittorie e 437 sconfitte in 13 stagioni, mentre nei playoff, a cui condotto le sue squadre per 12 volte in 13 anni, ha pure un record positivo di 75-51. Nato il 20 luglio 1930 a St. Marys, Pa., Charles Jerome Daly (questo il suo nome completo), ha cominciato ad allenare in NBA nel 1978 come 'assistant' di Billy Cunningham sulla panchina dei Philadelphia 76ers, mentre il suo lavoro come coach cominciò alla guida dei Cleveland Cavaliers nella stagione 1981-82.