venerdì 26 marzo 2021

Cairo e la faziosità antisovranista non pagano: La7 crolla negli ascolti

Tiziana Panella (foto AGI, Maria Laura Antonelli/AGF)
Urbano Cairo e la sua La7 crollano negli ascolti. Una notizia 'positiva', se inquadrata dal punto di vista della strisciante faziosità abilmente nascosta (talvolta molto meno) dei suoi talk-show televisivi.
I media che denunciano il calo di pubblico (e di pubblicità) imputano il tutto a una presunta nuova linea filo-grillina.
Può darsi. Personalmente, quando ascolto (e guardo) le varie Myrta Merlino (ex signora Arcuri) e Tiziana Panella, quando per sbaglio capito sul faccione livoroso di Lilli Gruber, quando osservo lo sguardo corrucciato di Andrea Purgatori, quando, sempre per pochi istanti, mi imbatto nei sorrisi pretenziosi di Floris e Formigli, o nella sguaiataggine di Diego Bianchi (per tacere dei vari ospiti, Sevegnini e Scanzi) è difficile non individuare in questa televisione una novella TeleKabul, paladina della Sinistra becera con capo al PD dello 'ius soli', in cui le opinioni 'diverse' vengono relegate come bizzarre se non sbagliate o pericolose.
La Merlino e la Panella lo fanno con un tocco di classe in più, la Gruber lo condisce con i suoi latrati da 'domina' in latex.
La realtà è che, effettivamente, La7 è diventata una tv troppo faziosa. Nei deliri di certi telespettatori, basti leggere Twitter, a Destra. Nella realtà di chi la ascolti con un minimo di senso critico, sempre e comunque in chiave antisovranista.