sabato 6 marzo 2021

Il lockdown ferma anche le auto: ecco perché controllarle

La modella venezuelana Claudia Suárez stesa su dei pneumatici
La pandemia da Covid-19 colpisce anche le automobili
, molte delle quali, a causa delle restrizioni imposte, sono rimaste per lungo tempo ferme e inutilizzate, vuoi all'aperto o nei box.
Il 54% degli automobilisti non sa di preciso quando sia arrivato il momento di eseguire un controllo per la manutenzione regolare del proprio veicolo. Inoltre, quasi un terzo degli automobilisti (il 32%) ritiene sufficiente eseguire “solo ogni tanto o addirittura mai” la manutenzione ordinaria del proprio veicolo (per esempio, verifica della pressione dei pneumatici, del livello dell’olio o dello stato delle batterie).
È quanto emerge da una recente indagine di Highways England (ente governativo che gestisce le autostrade britanniche), indagine che è stata condotta nel Regno Unito durante il terzo lockdown nazionale imposto dal governo a causa dell’aumento di casi di Coronavirus. A darne evidenza nel nostro Paese è Federpneus, l’Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici.
L’indagine pone l’accento sull’importanza di eseguire una corretta e regolare manutenzione del proprio veicolo anche quando quest’ultimo si trova in condizioni di lunga inattività per motivi legati ad emergenze come quella che stiamo vivendo. Infatti, una lunga permanenza dei veicoli fermi porta a vantaggi, come il risparmio del carburante o dell’usura di alcune parti, ma anche a conseguenze negative come il danneggiamento della batteria o dei pneumatici o, ancora, può causare il mancato avvio del motore. Per questi motivi è necessario mantenere in buono stato di salute il proprio veicolo anche se inutilizzato, soprattutto per averlo pronto quando ci si potrà spostare più liberamente o anche per eventuali emergenze.
A questo proposito Federpneus ricorda che una particolare attenzione meritano i pneumatici, la cui manutenzione (specie dopo un lungo periodo di sosta) è di fondamentale importanza non solo per la sicurezza della circolazione, ma anche per ridurre i consumi e, di conseguenza, il livello di emissioni nell’atmosfera. In particolare sono da controllare lo stato di usura, le condizioni esterne (per rilevare che non siano presenti tagli, abrasioni o altre anomalie) e, soprattutto, la pressione di gonfiaggio.