L'articolo pubblicato da "Il Gazzettino" |
"Albanese di merda" la frase incriminata, un comune insulto che chiunque ha indirizzato nella propria vita verso qualcuno disprezzato, in cui a variare è sempre la nazionalità dell'insultato, ma non la costruzione della frase. Alzi la mano chi non abbia mai pronunciato frasi del calibro di "milanese di m...", "romano di m...", "napoletano di m...", rese poi appena più spiacevoli se aumentate da carichi di un certo 'disprezzo etnico generico', come 'terrone di m...', 'zingaro di m...' o 'negro di m...'.
Lo stesso Tiozzo, che peraltro ha pure scontato una squalifica sportiva subita per la stessa frase, ha fra l'altro detto di essere spesso rimasto vittima di frasi simili in quanto chioggiotto (le inesauribili rivalità della provincia italiana vedono negli abitanti di Chioggia dei 'furbacchioni' e dei pescatori di frodo).
La cosa peggiore, però, è che il tecnico non potrà, a causa del DASPO, più esercitare il proprio lavoro di allenatore, non potendo più entrare in uno stadio, almeno per cinque anni. Il frutto amaro di una decisione cervellotica e priva di senso, che non tiene conto del parlato comune degli italiani che, evidentemente, per il questore trentino, Claudio Cracovia, andrebbero colpiti da almeno 50 milioni di DASPO.