Mark Pavelich con la maglia dei New York Rangers |
Mark Pavelich, già protagonista della nazionale degli Stati Uniti che vinse la medaglia d'oro nel 1980 a Lake Placid, il famoso 'Miracle on Ice', si è spento all’età di 63 anni in un centro di cura per la salute mentale in Minnesota (come riporta il sito internet del quotidiano svizzero "Il Corriere del Ticino").
Pavelich, dopo la vittoria alle Olimpiadi, giocò per una stagione nel Lugano, dove totalizzò 60 presenze con 24 gol e 49 assist, che gli valsero la convocazione per i Mondiali del 1981. Sul finire della decade, fra il 1987 e il 1989, giocò anche nel Bolzano, compagno proprio di Casciaro, risultando una colonna della formazione biancorossa e protagonista dello scudetto vinto nella stagione 1987-88, cui si aggiunse il terzo posto conquistato nella stagione successiva.
Pavelich aveva avuto fortuna anche nella massima lega hockeistica mondiale, l'NHL, nel periodo in cui, forse, il livello del torneo nordamericano fu il più alto di sempre: di rientro dalla Svizzera, giocò infatti per cinque stagioni nei New York Rangers e per una con i Minnesota North Stars, totalizzando 355 partite di regular-season con 329 punti (137+192, con un massimo di 82 punti nel 1983-84), cui vanno aggiunte 23 di playoff con 24 punti (7+17).
Commovente il ricordo di 'Cash' su Facebook: "Caro Mark portati la chitarra, la canzone me l'hai insegnata tu 'Knockin’On Heaven’s Door'. In paradiso ti apriranno la porta senza esitare. Ti conoscono. Tu un miracolo lo avevi già fatto... sul ghiaccio. Ciao amico mio. Ciao Mark Pavelich".
Commovente il ricordo di 'Cash' su Facebook: "Caro Mark portati la chitarra, la canzone me l'hai insegnata tu 'Knockin’On Heaven’s Door'. In paradiso ti apriranno la porta senza esitare. Ti conoscono. Tu un miracolo lo avevi già fatto... sul ghiaccio. Ciao amico mio. Ciao Mark Pavelich".
Pavelich è deceduto lo scorso 4 marzo, ma la notizia è stata resa nota solo oggi.