sabato 27 marzo 2021

Pasqua di agonia per il commercio lombardo

La 'home page' del sito di Confcommercio
Per ora la presenza di Mario Draghi alla tolda di comando del governo non sembra essere differente, nel succo, da quella di Giuseppe Conte. Chiusure forzate e ristori con il contagocce, con buona pace del 'terziario' italiano, quel mondo che dovrebbe essere la spina dorsale dell'economia nazionale.
E così sarà una Pasqua 'in rosso' a causa della zona rossa: in particolare a Milano, Monza Brianza e Lodi, aree fondamentali in ambito industriale, l’impatto sulle attività del commercio, del turismo e dei servizi nel periodo pasquale (a partire dalla Settimana Santa fin dopo le festività pasquali) vedrà una perdita di fatturato di 228 milioni di euro, con un -53,4%, rispetto al periodo di Pasqua 2019 senza Covid.
E’ la stima dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza ampliando l’analisi inizialmente focalizzata soltanto sul weekend pasquale e per le imprese colpite dalla chiusura per la zona rossa (-120,4 milioni di euro).
Addirittura, un mese di zona rossa peserà per 1 miliardo e 160 milioni di euro.
“Un’altra Pasqua in lockdown è un duro colpo per le attività economiche del nostro territorio – commenta Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – e purtroppo, oltretutto con la conferma della zona rossa, si aggrava anche dal punto di vista della tenuta della fiducia la condizione di tantissime imprese senza prospettive di programmazione certa nel medio termine e con indennizzi, attraverso il Decreto Sostegni, chiaramente insufficienti. Se si dovesse arrivare a un mese di zona rossa il costo per il nostro territorio sarebbe di oltre 1 miliardo e 160 milioni di euro. Bisogna far riaprire le imprese in sicurezza. Imprese, è bene ricordarlo, che stanno ancora aspettando gli indennizzi per la zona rossa indebita di gennaio”.