domenica 3 maggio 2020

Delirio Barbagallo: se ci si fa male nel bagno di casa è un infortunio sul lavoro

Carmelo Barbagallo e il suo 'tweet' del Primo Maggio
Ascoltare le parole di Carmelo Barbagallo è una staffilata al cuore e al cervello, e fa comprendere una volta di più l'inutilità attuale dei sindacati. Anzi, il danno copioso che possono produrre nel frenare lo sviluppo imprenditoriale.
Intervistato telefonicamente da un telegiornale Mediaset, Barbagallo, segretario generale della UIL, ha parlato dello smart working.
Sul 'telelavoro' si può più o meno essere a favore anche se, francamente, non vedo alcun argomento 'contro'. Il porlo solo come un 'problema' è un problema esso stesso, perché, per il lavoratore, lo smart working offre solo vantaggi: lavorare da casa che, se permettete, è un bel vantaggio da tutti i punti di vista; risparmiarsi la levataccia per arrivare in tempo davanti al tavolo di lavoro in ufficio; risparmiare lo stress e, soprattutto, i costi del viaggio (peraltro moltiplicati almeno per 20/25, i giorni di lavoro mensili); l'eventuale usura del mezzo utilizzato e, altrettanto importante, il risparmio dei costi del pranzo o della eventuale cena. Quantificando il tutto, difficile stare sotto ai 20 euro risparmiati al giorno, circa 500 euro al mese.
Invece di gioire, Barbagallo solleva problemi. Esisteranno? Forse. Ci potranno essere, legittimo del resto chiederselo, soprattutto se si riveste il ruolo di rappresentante dei lavoratori. Quando però arriva il momento di fare un esempio, ecco che Barbagallo deraglia pesantemente, prendendone uno che proprio non c'entra nulla: se per esempio, dice il segretario della UIL, un lavoratore per andare in bagno durante l'orario di lavoro, scivola e si fa male, quello è un infortunio sul lavoro. Avete capito bene. Un infortunio sul lavoro! Non è colpa di uno che è talmente coglione da inciampare sullo zerbino di casa propria, che ce l'ha messo lui e dovrebbe sapere benissimo dove mettere i piedi, la colpa è del suo datore di lavoro che, peraltro, gli farebbe pure una cortesia a lasciarlo lavorare a casa! Senza poi contare che, ragionando in questo modo, ci sarà la 'furbetta e immediata corsa' all'infortunio domestico, magari patito mentre si andava a fare la spesa o in altri momenti, certamente lontani dal 'posto di lavoro casalingo'.
Ridicola anche la questione dei 'buoni pasto', come se uno che lavorasse di casa, fosse obbligato a scendere a mangiare nell'osteria all'angolo...
Quello di Barbagallo è l'ennesimo assist d'azzeccagarbugli per una nazione da sempre statalista, che tutela poco i lavoratori, ma che senz'altro tutela ancora meno chi il lavoro lo offre e lo produce, ovvero le imprese.