sabato 2 maggio 2020

Dopo il coronavirus in Veneto arriva anche l'aviaria

La pagina de "Il Gazzettino" con la notizia
La notizia, già peraltro vecchia di qualche giorno, passa in secondo piano, ovviamente, a causa del Coronavirus. In Italia, però, è arrivata anche il virus dell'influenza aviaria (H5N1), che nel mese di febbraio aveva costretto le autorità cinesi di Shaoyang a emanare un'ordinanza per l'abbattimento di quasi 18mila polli come misura preventiva, e che dal 2003 ha provocato la morte di 455 persone nel mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In Italia si sono sviluppati due focolai, entrambi in due allevamenti di polli presenti nel comune di Ormelle, in provincia di Treviso, rilevati dall'Istituto Zooprofilattico. Il sindaco ha fatto scattare immediatamente il protocollo e le misure per contenere il contagio, ma sono esclusi pericoli per la popolazione.
L’Influenza aviaria, in una nota ripresa da Wikipedia, è una malattia infettiva contagiosa altamente diffusiva, dovuta a un virus influenzale di ceppo A che colpisce diverse specie di uccelli selvatici e domestici, con sintomi che possono essere non apparenti o lievi (virus a bassa patogenicità), oppure gravi e sistemici con interessamento degli apparati respiratorio, digerente e nervoso e alta mortalità (virus ad alta patogenicità). Il virus può trasmettersi agli umani, nei quali provoca febbre, tosse, dolori muscolari e congiuntivite.
In passato la diffusione dell'influenza aviaria ha portato l'OMS a introdurre l’emergenza sanitaria globale.

Una parte della pagina di Wikipedia dedicata al virus