lunedì 28 febbraio 2022

White febbraio 2022: successo, visitatori e contenuti sostenibili

Una foto dell'edizione di White 2016 (foto Bordignon)
A Milano si è chiusa l’edizione 2022 di febbraio del salone della moda White, che ha segnato un importante cambiamento nella propria strategia e comunicazione. A una ricerca sempre più attenta e selezionata di brand rappresentativi delle tendenze future, si sono aggiunte format, location e contenuti innovativi, sempre più multimediali, grazie al coinvolgimento dei maggiori 'player' del settore, opinion leader e trend-setter internazionali.
Per questa edizione di White sono stati 18.850 i visitatori, con un +24% di 'buyer' rispetto al mese di settembre 2021, con 330 brand sparsi su 18.000 metri quadrati di esposizione.
L’evento, per la prima volta, ha ospitato WSM – White Sustainable Milano, il progetto Fashion Tech interamente dedicato alla filiera produttiva sostenibile e alle nuove tecnologie a supporto della transizione ecologica e tecnologica delle PMI.
La manifestazione, con la direzione artistica di Massimiliano Bizzi, è stata realizzata grazie anche al supporto di MAECI e ICE Agenzia, in partnership con Confartigianato Imprese, con il contributo della Regione Lombardia e il patrocinio del Comune.
E' stata un’operazione potenziata dai networking con il mercato estero, che ha visto la presenza di buyer provenienti anche da Paesi extra europei con nomi come Lane Craw, Harvey Nichols Dubai, Bergdorf Goodman NY Nieman Marcus Dallas, Buying office di Lane Crawford Hong Kong-Mainland China, The Webster Miami-NY, Murkudis Berlino, Voo Store Berlino, Ounass.com Dubai, Saks Fifth Avenue Dubai, Matches Fashion Londra, Illum Copenhagen, Tom Greyhound Parigi e Corea, Pompeu Malaga, Antonia Lage Portogallo, Jacques Loup Cannes, tanto per citarne solo alcuni.
Bizzi, 'founder' di White, commenta soddisfatto: "Questo risultato è importante. Dimostra ancora una volta che progettualità e sistema sono le chiavi di un lavoro di successo, anche in un momento storico così particolare. Stiamo procedendo con coerenza rispetto ai nostri piani di sviluppo e di evoluzione della visione della settimana della moda che da tempo concepiamo come un Fashion Expo unico nel sistema internazionale. Siamo in costante dialogo con le istituzioni e i maggiori attori della città e delle imprese di moda affinché l’intuizione di Sign of the Times si trasformi in una realtà pragmatica e innovativa". Bizzi conclude: "Mi auguro che oggi Milano realizzi la rilevanza della partita che sta giocando, ne colga l’opportunità strategica nel confronto con le altre capitali del fashion, in primis Parigi, e continui su questa strada".

Qui sotto, una breve galleria fotografica di una delle edizioni di White 2016
(foto Bordignon)