domenica 16 giugno 2024

Il ritratto zoologico dell'elettore medio di Ilaria Salis

Ilaria Salis ora sbarca pure sui 'social': eccola su Instagram
Ilaria Salis torna in Italia
, la maestrina dai tratti criminali, con un casellario giudiziale che, per qualunque persona 'normale', sarebbe fonte di manette ai polsi invece che di catene ai piedi. Ma l''italiota sinistrato' è fatto così, gli piacciono pezzenti fino in fondo, un po' come quelli che "l'omo è omo e ha da puzzà". Così il marcio è tanto in chi viene votato, ma tanto anche in chi lo vota.
Fare un ritratto dell'elettore medio della Salis è piuttosto semplice: prendete il peggio di coloro che, nel corso di una giornata, incrociate per strada, un mix fra ubriachi, drogati e gente senza fissa dimora, sebbene spesso, ognuno di questi singoli personaggi abbia più dignità di quelli stessi elettori che, quasi certamente, la casa ce l'hanno e magari anche in qualche assolato loft del centro cittadino.
Si tratta normalmente di persone che poco fanno nella vita e che, ovviamente, quel poco lo fanno pure male.
Chi si alzi fra le 5 e le 8 del mattino per andare a lavorare certamente la Salis non la voterà mai.
Non potrà mai comprendere come possa esistere chi, invece di faticare sottopagato, abbia la voglia, il tempo e il denaro di 'invadere' un altro Paese, come l'Ungheria, dove ognuno di noi andrebbe per visitarne le meraviglie, per alzare mani (e qualcos'altro) per colpire volutamente colui che ritenga un 'avversario politico'.
Si tratta, insomma, di umanità della peggior specie (o etnia, fate voi...), quella dove il cervello è ridotto a poltiglia prima ancora di un possibile sviluppo, dove le parole lasciano il posto a muggiti, e le azioni, come conseguenza, lasciano il posto a gesti istintivi, immediati, spesso forieri di azioni violente. Incontrollabili.
Personaggi da 'rave party' terminato già da qualche ora e che continuano a ballare al suono di una musica che ormai rimane solamente nella loro testa, con l'ennesima bottiglia di alcol in una mano e le mutande nell'altra, inconsapevoli della propria nudità e della propria condizione.
L'elettore medio di Ilaria Salis va oltre il 'radical-chic': lo 'chic' non esiste più da tempo e, alla fine, non è più nemmeno 'radical': si tratta di persone con il cervello confuso, 'utili idioti' usati nel grande teatro della politica stracciaiola per fini che non potranno mai comprendere, prima di tornare nei propri letti sporchi di vomito, l'ultimo fiotto prima dell'estremo muggito notturno, già immersi in un sonno perenne.

giovedì 13 giugno 2024

L'importanza degli alimenti fermentati nella dieta

foto ufficio stampa
Quanto sono importanti gli alimenti vegetali biologici fermentati spontaneamente non pastorizzati? I ricercatori sostengono che, in ragione del loro protratto ruolo come parte della dieta umana e dei loro benefici consolidati ed emergenti, determinati in parte dal loro stesso microbioma, gli alimenti fermentati meritano di essere presi in considerazione per un consumo regolare, e sono da includere nelle Linee Guida sul consumo alimentare.
"Una pietra miliare nell’ambito della letteratura scientifica relativa a questo argomento - afferma la biologa nutrizionista Livia Galletti, PhD in Scienze Antropologiche Biologia dell’uomo, delegata nazionale nutrizione del Comitato Centrale Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologici - è il primo studio prospettico, randomizzato, condotto dai ricercatori della School of Medicine della Stanford University, che ha dimostrato come la dieta a base di alimenti fermentati come kefir, latticini, kimchi, kombucha, verdure fermentate e bevande a base salamoia vegetale fermentata, rispetto a una dieta ricca di fibre, porti a un aumento della biodiversità del microbiota intestinale".
In questo studio pubblicato su Cell. nel 2021 gli esperti hanno seguito 18 individui sani, divisi in 2 gruppi con differenti diete, per 17 settimane: un gruppo ha seguito una dieta ricca di cibi e bevande fermentate, l’altro gruppo ne ha seguita una ricca di fibre. Durante questo periodo di tempo sono state effettuate misurazioni del microbiota e dell’ospite, ivi compresa un’ampia profilazione immunitaria. La biodiversità del microbiota intestinale delle persone che seguivano una dieta ricca di alimenti fermentati è significativamente aumentata nell’arco di sole 10 settimane, con effetti proporzionalmente maggiori all’aumentare della quantità di cibi fermentati consumata, e si è mantenuta nel periodo di quattro settimane durante il quale i partecipanti potevano mantenere qualsiasi livello di assunzione di cibo fermentato desiderassero. Parallelamente, una dieta ricca di fibre non ha scaturito cambiamenti significativi.
In questo contesto l'azienda italiana Named Group, ha inserito nel proprio portfolio prodotti una linea di verdure biologiche fermentate spontaneamente non pastorizzate, nel segno del benessere anche a tavola e del supporto alla biodiversità del microbiota intestinale.

Camera Arbitrale di Milano, in un anno cresce l’arbitrato internazionale del 47%

In base ai dati della Camera Arbitrale di Milano, le domande di arbitrato internazionale sono aumentate del 47% in un anno e rappresentano il 23% del totale delle domande depositate nel 2023.
In occasione della terza edizione dell'"Italian Arbitration Day" (IAD), organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano (CAM) e dall'Associazione Italiana per l’Arbitrato (AIA), è andato in scena a Roma l'evento dal titolo “The Geography of International Arbitration”, con l'obiettivo di definire ed esaminare la natura e le caratteristiche degli attori dell’arbitrato internazionale e indagare il ruolo che tale procedimento possa eventualmente avere nella risoluzione dei conflitti commerciali internazionali.
Stefano Azzali, direttore generale della Camera Arbitrale di Milano, ha sottolineato come arbitrato: "I recenti dati confermano la crescente fiducia dell’arbitrato: in cinque anni in CAM le domande sono aumentate del 35% e in un anno è cresciuto del 47% il numero degli arbitrati internazionali. L’arbitrato - ha ribadito - è uno strumento prettamente utilizzato dalle imprese, perché parla il linguaggio delle imprese: speditezza, costi certi e predeterminati, massima riservatezza fanno di questo procedimento la soluzione ideale per gli operatori economici che devono risolvere al più presto una lite. Ma ciò che vogliamo indagare oggi con questo evento è il ruolo e l’efficacia dell’arbitrato nella risoluzione dei conflitti commerciali internazionali".
"Alla terza edizione, l'Italian Arbitration Day, organizzato congiuntamente da AIA e CAM con il sostegno di molte organizzazioni nazionali e internazionali, - ha dichiarato Maria Beatrice Deli, segretario generale dell’Associazione Italiana per l’Arbitrato (AIA) - è già diventato un appuntamento imperdibile nel calendario dell'arbitrato internazionale, non solo per il pubblico italiano. Il 13 giugno a Roma saranno presenti, tra i relatori, il pubblico e gli sponsor, un gran numero di colleghi e specialisti stranieri, a testimonianza di un crescente interesse per la comunità arbitrale, la prassi e la legislazione italiana. Con l'aiuto della recente riforma, che ha messo mano ad aspetti in passato ritenuti problematici del regime dell'arbitrato, l'obiettivo è ora incrementare la scelta dell'Italia come sede di procedimenti internazionali".

Basilicata: i prodotti del territorio a Milano fra novità e tradizione

I prodotti lucani a Milano (foto Bordignon)
Prendete una graziosa quanto affermata trattoria tipica della zona Affori di Milano, inseriteci uno chef di indubbie capacità e dalla matrice lucana, una serie di piatti e materie prime di ottima qualità, un pubblico abituato a gustare piatti 'doc' serviti con semplicità ma anche con tanta serietà. 
Il tutto sotto l'attenta regia di un'associazione che da anni si batte per diffondere le eccellenze della Basilicata fuori dalla regione lucana: è stato questo il cuore dell'evento "Basilicata: viaggio nelle eccellenze culturali ed enogastronomiche", andato in scena presso la trattoria "TAAC" di via Cialdini, 73.
Merito dell'Associazione Culturale Basilicata Today che, per l'occasione, ha presentato il video documentario fotografico del territorio e delle peculiarità agroalimentari della Basilicata, che si è valso delle voci narranti di Gabriele Grano, Lidia Lavecchia e Anna Maria Vitelli.
Una tavolata ricolma di prodotti lucani e la presentazione per opera di Nino Vitelli, affiancato dallo chef Donato Vaccaro, originario di Tolve (PT) e dal proprietario del locale, Andrea Vittorio Dettoni, in un ambiente semplice ma caratterizzato da scelte originali che mirano direttamente al cuore di una tradizione lucana rivisitata con un pizzico di modernità.
Prima del via formaggio pecorino, friselle e taralli per i presenti, fra cui hanno spiccato alcune personalità del mondo lucano a Milano, come il presidente dell'Associazione Lucani a Milano, Michele Petrocelli, e il giornalista e scrittore di origine pisticcese, Antonio Palma Barbalinardo.
In tavola, annaffiati da vino bianco e rosso, si sono susseguiti i piatti ideati da Vaccaro: dapprima uno spaghetto con guanciale di Chiaromonte, sponsale, mollica di pane di Matera e tostato al crusco, con pecorino di Moliterno; quindi una pasta lucana, una sorta di mafaldina piccola, con fagioli bianchi di Sarconi, con cozze e vongole e una grattugiata di cacioricotta lucana. Come secondo un cuore di baccalà in acqua, scottato e profumato con scorza di limone e alloro, servito su un letto di fave fresche saltate con pomodorini e crusco, condito con un'emulsione di aglio arrostito, prezzemolo eun peperone crusco croccante sbriciolato. Infine, come dessert, le fragole varietà "Inspire", un'autentica novità che ambisce ad avere un'eco importante sulle tavole degli italiani, marinata con vin cotto di Ripacandida. Dopo il dessert un goccio di alcohol ad alta gradazione e ad alta qualità: il "Pulp Gin" liquore a base di fragola.
In definitiva una giornata ben riuscita che ha centrato il proprio obiettivo: diffondere i prodotti lucani a un pubblico più ampio e ansioso di novità.


martedì 11 giugno 2024

L'Europa rialza la testa, il mondo torna a girare dalla parte giusta

Il sole sorge su Dresda, l'Europa risorge (foto Alexander Henke)
Le ultime elezioni europee hanno sancito una poderosa vittoria delle Destre, un nostalgico ritorno all'Europa che fu e che venne distrutta e martirizzata dalla violenza distruttiva delle cosiddette truppe Alleate, tenuta sotto lo stivale appuntito del dominio americano e occidentale, stuprata nel suo più intimo essere Europa, composita nelle sue popolazioni ma eterogenea nella sua pluralità razziale: germanica, latina, celtica e slava, con macchie di commistioni arabe e, inevitabilmente (il mondo, nel bene e nel male, è interconnesso) asiatiche.
Dopo che un'intera generazione europea è stata macellata, quella che, per intenderci, proprio nell'ideale di un'Europa bianca si era immolata, indifesa di fronte allo stupro di una presunta uguaglianza globalista, le nuovi generazioni sono cresciute e sono, per una questione di eredità storica e genetica, tornate alle origini e a una consapevolezza etno-geografica: l'Europa agli Europei, quelli veri, non quelli 'tradottati' forzatamente da altri continenti, carne umana senza speranza buttata nel tritacarne industriale a basso costo dei padroni, dei ricchi e grassi magnati occidentali, quelli del 'piano di sopra' con attico e terrazzo, che ora, con un voto deciso e una spallata potente, i giovani europei vogliono spodestare, eliminare.
Il mondo torna a girare dalla parte giusta, per citare Roberto Vannacci, dove i valori della vita, dello sviluppo, dell'etnicità e dello Stato inteso come forza ed espressione di Popolo tornano a diventare perni valoriali di un mondo moderno che rinnega quelli sventolati come unici e indissolubili dall'Occidente filoamericano, propagandato dalla macchina propagandistica, ormai consunta pure quella, di Hollywood.

Vela, a Lignano vittoria per Northern Light, scafo riciclabile

La "Northern Light" (foto ufficio stampa)
Esordio con vittoria per Ecoracer 30 "Northern Light", la barca riciclabile che ha preso parte alla Regata dei Due Golfi di Lignano Sabbiadoro.
Lo scafo - una sportboat ecocompatibile, costruita con materiale che garantisce il riciclo a fine vita, ha ottenuto la vittoria nella divisione Regata del Gruppo C, con il X-35 "Demon X" con alla tattica Roberto Spata al secondo posto e il Corsa 915 "Moretta" di Andrea Pierini in terza posizione.
Le condizioni meteo di vento leggero hanno consentito di disputare tre prove, “il minimo per chiudere la regata - ha commentato il timoniere Sergio Caramel - regate sufficienti già a confermare la forma del team e testare la barca con poca aria. Avremmo preferito un range più ampio di vento per effettuare ulteriori test, ma va bene così, il primo obiettivo era portare a casa il risultato e mostrare il livello di competitività del nostro scafo, assolutamente performante”.
Il prossimo appuntamento sportivo per il Northern Light Sailing team è il Campionato Italiano Assoluto Altura, in programma a fine giugno a Brindisi.
Anche l'evento pugliese sarà l'occasione per mostrare le qualità di design e materiali costruttivi del 30 piedi: l’ecoracer, infatti, è il “manifesto galleggiante” di un mercato che punta alla sostituzione della vetroresina con compositi meno impattanti per l’ambiente e riciclabili.

lunedì 10 giugno 2024

Finali NBA, le tifose di Boston che mi piacciono tanto

Il 'bello' dei Boston Celtics
Le 'bamboline' di gara-2 fra Boston Celtics e Dallas Mavericks, alcuni sguardi lanciati dalle telecamere che trasmetteranno la seconda sfida della finale NBA, trasmessa in Italia da Sky.
Tifose dei Celtics frizzanti, esaltate e pronte a spellarsi le mani, consapevoli che la banda di Jayson Tatum avrebbe vinto anche la seconda sfida di una serie che, almeno in questo momento, dopo il 105-98 di ieri sera, sembra in discesa per la formazione del Massachusets.
Un motivo in più per tifare Boston in questa serie di finale.



Elezioni europee: il trionfo della Destra, il crollo del guerrafondaio Macron

Il logo della campagna di AfD: il nuovo pensiero europeo
L'Europa cambia volto, finalmente. Dopo oltre 70 anni la Destra, quella vera, rialza la testa e, senza paure o finte vergogne, esprime la propria voglia di comando e potere. Vola in Francia, Germania e Austria, ma cresce anche Vox in Spagna, mentre Viktor Orbán vince in Ungheria, anche se cala. In Italia confermata la coalizione di governo, con Fratelli d'Italia in perfetta tenuta, mentre dalla Lega, visti i risultati arrivati dagli altri stati membri, ci si poteva aspettare di meglio.
Votanti oltre il 51%, buona partecipazione anche perché, chi non è andato alle urne, ha comunque espresso un chiaro 'no' a questa condotta globalista del Vecchio Continente.
In Francia il partito Rassemblement National di Marine Le Pen, guidato da Jordan Bardella, potrebbe prendere il doppio dei voti del partito macroniano Reinassance. Il presidente francese ha parlato in diretta tv alla nazione annunciando lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e il voto anticipato il 30 giugno e l 7 luglio. Colpisce l'exploit dell'estrema destra dell'Fpoe in Austria e il crollo dell'Spd in Germania, superata dai sovranisti di AfD (fonte "La Repubblica").
In Francia queste le parole di un Emmanuel Macron, cui evidentemente non hanno portato bene le parole guerrafondaie di folli attacchi nucleari alla Russia: "La Francia ha bisogno di una maggioranza chiara", ha detto comunicando che il voto per le legislative sarà il 30 giugno e il 7 luglio. Una decisione che ha sorpreso tutte le forze politiche, accolta come un vero e proprio terremoto. Bardella, capolista del RN, si era appena presentato davanti alle telecamere per chiedere il voto e pochi istanti dopo si è trovato a dover rispondere alle domande proprio sulle nuove elezioni: "Siamo pronti", si è affrettata a rispondere la leader Le Pen. Una situazione che spiazza prima di tutto le sinistre: spaccate e in grossa difficoltà, dovranno ora cercare l’intesa impossibile nel giro di pochissimi giorni (fonte "Il Fatto Quotidiano").

domenica 9 giugno 2024

Votare oggi: contro la demagogia degli eroi, della guerra e del meticciamento

Foto di Arnaud Jaegers per Unsplash
Sì, è vero, la politica "l'è 'na roba spurca" ma, in ogni caso, una sia pur minima posizione. Prendere posizione contro coloro che parlano di guerra come se si trattasse di un videogioco, mandando a morire rigorosamente gli altri, e mai loro, colletto della camicia inamidata, nani da giardino rispetto ai pur disprezzabili politici di qualche tempo fa.
Prendere posizione contro chi blatera di continuare a fornire armi e perfino provocare catastrofi nucleari inventandosi presunte aggressioni, un po' come quando il mondo costretto a subire una serie di vaccini, peraltro di alcune ben definite case farmaceutiche, senza avere la certezza del loro funzionamento.
Prendere posizione contro chi fa del meticciamento razziale un obiettivo a medio o perfino a breve termine, consentendo la distruzione della 'tipicità' europea, una serie di popoli ben definiti, il cui orgoglio, lustro dopo lustro, è stato minato e scientificamente eliminato, a cominciare da quella era la quintessenza della forza germanica, per proseguire con il dissanguamento di quella inglese, la prevaricazione su quella latina per ora puntare i propri cannoni contro quella slava, rappresentata dalla Russia.
Prendere posizione contro chi si adopera per controllare le nascite europee a favore della 'sostituzione etnica' afroaraba, già vista all'opera nell'Europa occidentale (Francia, Belgio, Olanda e Gran Bretagna ne sono un triste esempio), contro coloro che, forcipe alla mano, entrano nelle pance delle donne europee promulgando fantomatici diritti quando il diritto di una donna è quello di essere madre e difendere fino allo spasimo la vita del proprio figlio.
Prendere posizione contro chi voglia l'impunità per un personaggio già condannato anche in Italia come Ilaria Salis, che gira l'Europa per picchiare a sangue persone con il solo torto di pensarla diversamente da lei.
Prendere posizione contro chi fa delle nuove ideologie 'woke' una folle bandiera di distruzione e di rinnegamento del passato secondo neolingue già previste da George Orwell.
Prendere posizione, ora e sempre, contro chi vuole stravolgere il nostro mondo a favore di un nuovo, lugubre futuro, dove le classi siano eliminate a vantaggio di un magma socio-razzial-culturale senza più specificità, senza più storia, senza più umanità.

domenica 2 giugno 2024

Vicenza in finale, Sara Pinna esalta "Diretta Biancorossa"

Sara Pinna, sexy 'outfit' durante "Diretta Biancorossa"
La notte del 2 giugno sorride al Veneto, che ottiene la promozione in Serie A con il Venezia, che supera 1-0 la Cremonese nel ritorno del playoff che promuoveva la terza classifica ta nella massima serie, ma che, per quanto riguarda questo post, grazie al Vicenza ottiene un posto  nella finale promozione della Serie C, dove affronterà la Carrarese.
In una serata magica e tesa, ha sconfitto 2-1 l'Avellino nel mitico stadio "Menti" (sì, quello del famoso 'palo') dopo lo 0-0 dell'andata.
"Diretta Biancorossa", il programma sportivo di punta di TVA Vicenza, ha proposto ancora una volta la conduzione efficace e sensuale della sempre piccante Sara Pinna (diventa famosa a livello nazionale per una famosa battuta considerata di stampo razzista un paio d'anni fa durante la partita Vicenza-Cosenza), in mini abitino rosso, contornata dal sempre pittoresco gruppo di tifosi vicentini in studio.
Tanta tensione, forse perfino qualche certezza di troppo dopo il doppio vantaggio biancorossa, quindi molta paura durante il ritorno dell'Avellino, ma alla fine la grande gioia per il passaggio del turno, e linea subito allo stadio per le interviste di un'altra 'bellissima' vicentina, Emma Dalla Benetta.

Tensione, gioia, delusione e di nuovo la felicità finale sui volti dei presenti in studio...










sabato 1 giugno 2024

Il grido di Orban: "Questa non è la nostra guerra"

Il Parlamento ungherese (foto Jure Tufekcic per Unsplash)
Arriva ancora una volta dall'Ungheria il perfetto esempio di 'non ingerenza' nella guerra civile tra Russia e Ucraina che, dietro le spinte di interessi economici, politici ed espansionistici del mondo 'occidentale' rischia di trasformarsi in una guerra 'mondiale' con il forte rischio, per la prima volta nella storia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, di una 'escalation' nucleare.
"Noi non siamo disposti a piegarci per l'Ucraina. Questa guerra non è la nostra guerra, non è combattuta nel nostro interesse. Gli ungheresi non devono subire questa guerra e noi dobbiamo starne fuori", parole pronunciate dal primo ministro ungherese, Viktor Orban, ai microfoni di RadioKossuth, ancora una volta unico faro di indipendenza all'interno dell'Unione Europea, espressione diretta della volontà del popolo magiaro di non cadere schiavo della globalizzazione di marca eurostatunitense.
Orban ha proseguito: "Non volevamo essere coinvolti nella Prima e nella Seconda guerra mondiale" e guardando alle "trascrizioni dei negoziati tra Hitler" e il reggente ungherese "Miklos Horthy è piuttosto chiaro che l'Ungheria fosse sotto enorme pressione affinché portasse quanti più soldati possibile al fronte il prima possibile. Non sto dicendo che siamo allo stesso livello ora, ma stiamo andando in quella direzione", ha sottolineato Orban, accusando l'UE di una pressione "sempre più forte" su di lui "a ogni vertice". (fonte: ANSA)

Giovani trascinati dalla corrente, lo sciacallaggio di "Repubblica"

La notizia, con foto, data da "La Repubblica"
Non passa giorno che "La Repubblica" scenda sempre più verso il baratro dell'informazione costruita, sedata o esaltata alla bisogna, serva e sguattera di interessi diversi da quelli del dare all'utente finale, il lettore, quella che da sempre 'è' la notizia, senza annessi e connessi, identificando, un giorno sì e l'altro pure, il 'nemico' di turno contro cui combattere: la prima a scendere in campo contro Silvio Berlusconi, la prima a inventarsi il pericolo del rinato fascismo, costi quel che costi.
Stavolta, però, il quotidiano che, ai tempi del primo Eugenio Scalfari aveva saputo perfino essere innovativo e intelligente, ha toccato un altro passo verso il fondo, sciacallando sulle vite, purtroppo molto probabilmente andate perdute, dei tre giovani rumeni, un ragazzo e due ragazze, travolti dalla piena del fiume Natisone in Friuli.
Pur di acchiappare il famoso 'clic' ci sarebbe gente che ammazzerebbe. Beh, in questo caso, i morti "La Repubblica" se li è trovati bell'e pronti, con tanto di storia 'pulp', i giovani che si abbracciano nell'ultimo vano tentativo di resistere alla furia dell'acqua, e della morte, per poi venire trascinati lontano, verso il proprio inesorabile fato.
Cosa c'è di meglio, per guadagnare qualche 'clic' in più, che sbattere la fine di questi tre ragazzi 'online'? Con tanto di video in aggiunta? Poter osservare, fotogramma per fotogramma, il loro incontro con la morte, guardarli agonizzare di fronte all'ineluttabile? La notizia è solo un contorno, vuoi mettere il gusto? Impossibile resistere, con "La Repubblica" tutto è concesso, questa è la verità, la sua verità, quella dell'inviato direttamente sulla strada. Se la notizia non c'è puoi inventartela, se poi c'è, ma hai la fortuna pure di averne i dettagli, perché mai preoccuparsi se pubblicarla equivalga a un atto di macelleria giornalistica?
Un altro passo verso il fondo di questa professione. E non sarà certamente l'ultimo.

Vulcano non esiste, addio Mister Spock

(foto Greg Rakozy per Unsplash)
Niente da fare, Mr. Spock, la sua casa non c'è più. O, meglio, non c'è mai stata. E', infatti, di questi giorni la notizia che stronca ogni illusione dell'esistenza del pianeta natale del famoso personaggio di "Star Trek", ovvero il pianeta Vulcano.
I segnali provenienti dalla stella 40 Eridani A, che nel 2018 avevano fatto ipotizzare l'esistenza di un pianeta simile a Vulcano, erano in realtà frutto di un'illusione astronomica generata dalla stessa attività stellare.
Lo hanno rivelato nuove misure di precisione, effettuate con lo strumento Neid, di NASA e National Science Foundation, presso l'Osservatorio di Kitt Peak in Arizona. I risultati dello studio sono pubblicati su The Astronomical Journal dal gruppo di ricerca guidato dall'astronoma Abigail Burrows, del Dartmouth College del New Hampshire.
Il presunto pianeta HD 26965 b (chiamato anche 40 Eridani A b) era stato individuato con il metodo della velocità radiale, tecnica molto utile nell'identificare pianeti di grandi dimensioni, ma meno efficace nel caso di pianeti di dimensioni più contenute come la presunta terra d'origine dei vulcaniani.
Gli stessi autori della presunta scoperta avevano manifestato grande cautela. Nello studio avevano infatti affermato che i segnali rilevati erano compatibili con la presenza di un pianeta più grande della Terra e più piccolo di Nettuno con un'orbita di 42 giorni, ma avevano allo stesso tempo avvertito che non c'erano dati a sufficienza per poter escludere che questi segnali fossero semplicemente il frutto di cambiamenti sulla superficie della stella.
La conferma ai loro sospetti arriva ora dallo strumento Neid che, analizzando il presunto segnale del pianeta a varie lunghezze d'onda, ha scoperto che si tratta in realtà di uno sfarfallio generato dalla superficie della stella.
Il fenomeno sarebbe provocato da moti di convezione sotto la superficie della stella combinati con la presenza di regioni attive o macchie. (fonte: ANSA)