mercoledì 4 agosto 2021

Lukaku via dall'Inter, la famosa offerta che non si può rifiutare

Romelu Lukaku (foto profilo Twitter)
Romelu Lukaku
sembrava il predestinato di una lunga storia d'amore e di forza tra quello che da tutti era stato identificato come il nuovo 'conducator' del Biscione e l'Inter, immagine del 'nuovo corso' nerazzurro dagli occhi a mandorla, nella pia illusione che anche i 'musi gialli' avessero sposato il cuore meneghino, quel 'coeur en man' che, grazie all'operosità e intelligenza lombarde, ha portato Milano in cima al mondo con le sue grandi fabbriche e, pure, con le squadre di calcio e non solo.
Invece la dirigenza asiatica ha mostrato, una volta di più, dopo gli addii, voluti o meno, di Conte, Hakimi e, per forza maggiore, Eriksen, come da quelle parti il cuore conti poco, sostituito da portafogli pieni di soldi, soprattutto in ingresso, senza guardare in faccia nessuno.
Figurarsi quanto questa gente possa capire dei valori italiani, e milanesi in particolare, a dispetto dei 'Fozza Inda' urlati con indisponente falsità via 'social'.
Così Lukaku, africano di nazionalità belga andrà al Chelsea per una cifra che sfiora i 130 milioni di euro. Senza dimenticare che, sempre relativamente all'attacco interista, anche Lautaro Martinez potrebbe fare le valige e comunque, fra le due punte dorate del Biscione, era senz'altro quella che sembrava meno legata affettivamente a squadra e tifosi milanesi.
Con l'ingresso di tali capitali la società potrà senz'altro investire in altri giocatori importanti, Zapata, Raspadori e, probabilmente, un altro 'big', ma resta da vedere come, in venti giorni, il pur bravo Giuseppe Marotta riuscirà a ottimizzare economicamente ciò che, da un punto di vista sportivo, rappresenta un autentico disastro sportivo e d'immagine.
Con l'addio di 'Big Rom' si polverizza il progetto di gloria dell'Inter, che va così verso un ridimensionamento di ambizioni e quindi anche di obiettivi, una circostanza che evidentemente ha spinto Conte, che lo sapeva, a salutare il club e i tifosi a esporre striscioni di protesta e una frase su Facebook: "Non subiremo supinamente prese in giro da parte di nessuno ed agiremo di conseguenza ed in coerenza con quanto definito a fine campionato".