Paolo Berlusconi premia la Juventus (immagine Mediaset) |
Così, quando si è fatta largo la notizia della riproposizione della splendida coppa dedicata al 'fu' papà di Silvio (Luigi, grande tifoso milanista, lui sì, almeno, dato per certo), tutti si erano attesi come partita naturale la sfida tra il presente e il passato della famiglia, ovvero Monza contro Milan, incontro peraltro spesso protagonista delle estati precampionato (si giocò anche l'anno scorso). Invece, complice la contemporanea amichevole del Milan a Nizza, ecco che il Monza, in questo caso organizzatore del trofeo, ha deciso di spodestare i rossoneri e invitare la loro più acerrima nemica, la Juventus.
Per via dell'amicizia fra Adriano Galliani e Massimiliano Allegri, ha detto qualcuno. Ma un'amichevole tra due società che si allenano a pochi chilometri di distanza l'una dall'altra, la si poteva tranquillamente organizzare in altra data.
Un vero sgarbo. Una macchia, l'ennesima, che va a sporcare la lunga militanza milanista di Berlusconi e dei suoi accoliti, che hanno contribuito in maniera sostanziale alla dismissione della squadra che aveva dominato il calcio mondiale in tutto il primo decennio di questo secolo.
Un vero sgarbo. Una macchia, l'ennesima, che va a sporcare la lunga militanza milanista di Berlusconi e dei suoi accoliti, che hanno contribuito in maniera sostanziale alla dismissione della squadra che aveva dominato il calcio mondiale in tutto il primo decennio di questo secolo.