mercoledì 18 agosto 2021

Covid nato per caso, cocktail di vaccini, BLM e dialogo con i talebani, la 'devoluzione' dell'uomo è completa

Booji Boy, il ragazzo 'idiota' protagonista dei video dei Devo
Il QI dell'umanità dev'essere paurosamente sceso in questi ultimi anni, e un extraterrestre sceso sulla Terra a distanza di mezzo secolo forse penserebbe di avere a che fare con una specie umana diversa, o addirittura con un animale incrociato con qualche bipede minore.
Quali storture devono essersi messe in moto nel cervello umano per convincerlo ad accettare l'inaccettabile?
Come può un'intera umanità essersi 'bevuta' la storiella, costruita a uso e consumo della Cina, che il Covid-19 sia 'casualmente' arrivato attraverso un orsetto della giungla dell'entroterra di Wuhan, quando in quella medesima area prospera un laboratorio chimico militare che opera sugli stessi virus?
Come può un'umanità che si dica tale avere subito impotente il tragico balletto dei vaccini e delle 'bufale' correlate al comportamento anti-Covid, dalle mascherine prima inutili e poi obbligatorie pena l'arresto, fino al leggendario 'cocktail dei vaccini', prima sbandierato come migliore soluzione per debellare l'infezione e poi resettato sotto al tappeto del silenzio per evitare guai peggiori?
Come può una consistente parte di mondo essersi indignata per la morte di un criminale di colore, ucciso sì in maniera violenta da un poliziotto americano, ma certamente non di più di migliaia di altri criminali di tutto il mondo, per cui, peraltro, la morte dovrebbe essere un 'rischio calcolato' del mestiere? Una morte da cui poi nascerà tutta la litania mediatica del Black Lives Matter...
Arriviamo allo zuccherino finale, quel dialogo auspicato con i talebani da parte dell'Occidente, una frase che già di per sé rappresenta un ossimoro, perché non è possibile 'dialogare' con gente che decapita i propri nemici, che lapida le donne in strada e che crede di essere attesa da decine di vergini in cielo se riuscirà a immolarsi nel nome del proprio dio.
Ecco. Pare così arrivare a conclusione, o comunque a un buon punto, quella 'devoluzione' di cui parlavano i Devo sul finire degli anni '70, in brani tanto acuti quanto graffianti, musica elettronica alterata da quella fine percezione che solo il movimento post-punk di quel periodo seppe cogliere. "Jocko Homo" e "Mongoloid" sono due canzoni che rappresentano appieno il traumatico momento vissuto da un'umanità ormai 'schiava' di un'informazione distorta e guidata dai grandi 'social' del momento. Non molto di cui vantarsi, semmai un passo ulteriore verso il baratro di una 'de-intelligenza' sempre più palpabile e sempre meno rilevata da una plebe di 'utili idioti'.