La Colombia ha reso noto la
scoperta del settimo riccio endemico del paese sudamericano,
battezzato con il nome scientifico di "Coendou vossi", una
specie che misura appena 33 centimetri, con una coda che copre
il 70% del suo corpo e interamente ricoperto di aculei.
L'Istituto Humboldt, dedicato alla ricerca sulla
biodiversità, ha dichiarato che si tratta di una grande scoperta
per la fauna colombiana, poiché l'ultima specie endemica locale
registrata risaliva a 126 anni fa, secondo i dati dell'"Atlante
della Biodiversità colombiana: grandi roditori".
Héctor Ramírez, professore dell'Università di Caldas, ed
Elkin Noguera, ricercatore presso la Gestione dell'Informazione
Scientifica dell'Istituto Humboldt, hanno spiegato che, nel 2018, un gruppo di scienziati aveva intrapreso un'analisi di ricerca sui
ricci nel paese, ponendo l'accento sulla specie "Coendou
quichua", tipica di Colombia, Ecuador e Panama, e che aveva scoperto la nuova specie grazie a una serie di differenze
fisiche.
Dopo aver incrociato le informazioni con i musei naturali e
aver effettuato test del DNA e analisi morfologiche, è stato
confermato come si tratti di una nuova specie.
I risultati della
ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica "Journal
of Mammalogy". (fonte: ANSA)
mercoledì 19 febbraio 2025
martedì 18 febbraio 2025
La Basilicata a Milano, viaggio nelle eccellenze enogastronomiche
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I prodotti lucani esposti a Milano (foto Bordignon) |
Teatro dell'evento la scuola alberghiera "Amerigo Vespucci", la prima e più antica di Milano, in cui è stato proiettato il documentario "Basilicata, viaggio nelle eccellenze culturali e enogastronomiche 2025", già presentato alla BIT di Milano, realizzato dall'Associazione Basilicata Today, presenti Nino Vitelli, Marco Fanuzzi e Michele Petrocelli, cui ha aperto le porte dell'istituto Vespucci il dirigente scolastico, professor Luigi Costanzo.
Al termine della proiezione, in cui si sono susseguite le eccellenze enogastronomiche e le bellezze del territorio lucano, protagonisti sono diventati gli studenti, sia in cucina che ai tavoli, con lo chef Vincenzo Cipolla e gli altri professori a dare il là a una giornata in cui i ragazzi hanno saputo e potuto esprimere il meglio di sé, attraverso la realizzazione e il servizio di una serie di piatti tipici della cucina mediterranea.
Le altre immagini della giornata trascorsa all'Istituto Vespucci (foto Bordignon)
domenica 16 febbraio 2025
JD Vance, studente modello per diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti
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JD Vance (foto tratta dal New York Post) |
La sensazione, o meglio, la certezza, è che rispetto ai tanti vicepresidenti che lo abbiano preceduto, a cominciare dalla tremebonda Kamala Harris, sbiaditi e privi di struttura, Vance sia un politico dalla spiccata personalità. Privo di una formazione europea, e questo è un male, ma dotato di un pragmatismo tutto americano, sconosciuto ai suoi predecessori, è questo è un bene. Appare quasi come un novello John Wayne. anche nella struttura fisica. Per quanto riguarda quella intellettuale, gli americani non ne hanno bisogno, sono i padroni del mondo, o di parte di esso, e questa volta, senza le false ipocrisie che contrassegnavano l'immagine di Joe Biden e del suo pastrocchio democratico, sono ben decisi a riaffermarlo.
I colloqui con la delegazione ucraina, guidata niente meno che da Volodymyr Zelensky, sono stati il primo passo. I dichiarati incontri con la Russia, senza l'inutile Europa a intromettersi con le proprie pastoie ideologiche e guerrafondaie, saranno il secondo. Molto interessante anche il plauso verso Alternative für Deutschland che rappresenta il vero futuro di un continente che sappia reagire all'invasione di clandestini che ne stanno drammaticamente modificando la costituzione etnica e sociale.
Vance (e Trump) ha compreso perfettamente che solo un'Europa slegata dal proprio passato può rappresentare un valido partner in chiave anticinese.
Per questo i segnali che lancia sono chiari: per questo, così agendo, Vance non solo si esprime come politico dell'oggi, ma si propone come guida per il domani, studente modello per proseguire nell'opera e nel solco tracciato da Trump.
venerdì 14 febbraio 2025
L'incontro fra Trump e Putin e la curiosa pretesa di Ucraina, Europa e NATO di non venire messe da parte
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La prima pagina del Corriere della Sera del 13 febbraio |
Sono state proprio queste entità a chiedere che la Guerra in Ucraina, da conflitto meramente locale si estendesse a guerra praticamente mondiale, una sorta di lotta del Bene contro il Male, di 'unione delle democrazie' contro la dittatura non bolscevica ma, chissenefrega, qualcosa ce lo si riesce sempre a inventare.
Oggi la sconfitta dell'Ucraina di un leader stanco e sempre più abbandonato come Volodymyr Zelensky appare ineluttabile.
Allo stesso ex attore 'ammaestrato' dalla vecchia 'nomenklatura' democratica americana con a capo il 'guerrafondaio' per eccellenza, Joe Biden, viene riservata da Donald Trump una semplice telefonata (strombazzata da tutti i media occidentali come una pietra miliare dell'eccellenza diplomatica ucraina), per poi venire bellamente scavalcato da quello che sarà un faccia a faccia fra il neopresidente americano e Vladimir Putin.
Basta e avanza per decidere dei destini del mondo, libero o meno, anche perché, nel 2025, discutere di democrazie e dittature è come proferire l'ormai consunta frase 'non ci son più stagioni'.
Ai futuri colloqui di pace (o di termine guerra o di fine invasione, si scelga la definizione più appropriata) non è necessaria l'ormai malferma Ucraina, il cui leader Zelensky aveva per primo emanato il diktat che mai sarebbe stato consentito trattare qualsiasi genere di pace con la Russia, a meno che non fosse quella successiva alla schiacciante vittoria finale; non è necessaria l'Europa e quella sorta di animale dimenticato dal tempo e dalla storia che è l'Unione Europea, sempre fallace nelle sue scelte, abilissima nel puntare sul cavallo sbagliato, incapace di restare neutra in un conflitto in cui schierarsi non aveva semplicemente senso; non è necessaria, e lo è meno che mai, la NATO, entità che ha sostenuto l'Ucraina a spada tratta fin dall'inizio, minacciando il coinvolgimento diretto sul campo del mondo occidentale fino a rischiare una guerra atomica.
Trump, dopo la promessa del rispedire i clandestini 'latinos' al di là del muro messicano, si avvia così a mantenere un'altra promessa: quella di pacificare il turbolento mondo contemporaneo, facendo schiumare di rabbia quell'Europa ancora legata a ideologie cadaveriche e bucoliche ormai sconfitte dalla storia.
martedì 11 febbraio 2025
Da Capua a Mosca, il lungo viaggio di un affresco antico 2500 anni
Un affresco del IV secolo avanti
Cristo scoperto in una tomba a Capua e giunto nell''800 in
Russia, è stato esposto per la prima volta al pubblico presso il Museo
Pushkin di Mosca, dove rimarrà fino al 30 marzo, dopo essere stato sottoposto a un'attenta
opera di restauro.
Si chiama "Il ritorno del guerriero" ed è stato conservato
negli scantinati del Museo della regione di Voronezh per circa
un secolo.
La lastra di tufo intonacata raffigura un giovane guerriero equestre con barba e rigogliosi capelli ricci. La sua testa, tuttavia, non è coperta da un elmo e dall'arma è visibile solo una lancia, dalla quale pende una tunica bianca macchiata di sangue: probabilmente un trofeo catturato a un nemico ucciso.
A causa dello stato frammentato dell'affresco, non è noto se il guerriero fosse accompagnato da altre figure, ma il motivo del ritorno con un trofeo indica il raggiungimento dello status di eroe.
Scoperto nel novembre del 1871 sul territorio dell'antica Capua (la moderna Santa Maria Capua Vetere), il frammento fu acquistato per la collezione privata della famiglia Doria, che poi, attraverso la mediazione dell'archeologo e mercante d'arte Wolfgang Helbig, lo vendette al museo dell'Università di Tarfu in Estonia, allora parte dell'Impero zarista.
Dopo la rivoluzione del 1917, l'affresco finì nel museo dell'Università di Voronezh in Russia, dove da allora è rimasto.
Il cattivo stato di conservazione, con diversi strati di polvere e una crepa, lo avevano fatto considerare finora inadatto all'esposizione. Il suo aspetto è però cambiato con un restauro compiuto fra il 2023 e il 2024 presso il Centro scientifico panrusso di arte e riproduzione Grabar.
"Questo dipinto ha una freschezza sorprendente e ti permette di sentire letteralmente il movimento del pennello dell'antico maestro, di percepirne la sua presenza", ha detto il responsabile del restauro, Alexander Gormatyuk. "E' come se questo cavaliere sannita tornasse dalle profondità del tempo, quando fu creato, due millenni e mezzo fa, da un anonimo maestro, e ora compare davanti ai visitatori quasi nella sua originale vividezza di colori", affermano i responsabili del Museo Pushkin. (fonte: ANSA)
La lastra di tufo intonacata raffigura un giovane guerriero equestre con barba e rigogliosi capelli ricci. La sua testa, tuttavia, non è coperta da un elmo e dall'arma è visibile solo una lancia, dalla quale pende una tunica bianca macchiata di sangue: probabilmente un trofeo catturato a un nemico ucciso.
A causa dello stato frammentato dell'affresco, non è noto se il guerriero fosse accompagnato da altre figure, ma il motivo del ritorno con un trofeo indica il raggiungimento dello status di eroe.
Scoperto nel novembre del 1871 sul territorio dell'antica Capua (la moderna Santa Maria Capua Vetere), il frammento fu acquistato per la collezione privata della famiglia Doria, che poi, attraverso la mediazione dell'archeologo e mercante d'arte Wolfgang Helbig, lo vendette al museo dell'Università di Tarfu in Estonia, allora parte dell'Impero zarista.
Dopo la rivoluzione del 1917, l'affresco finì nel museo dell'Università di Voronezh in Russia, dove da allora è rimasto.
Il cattivo stato di conservazione, con diversi strati di polvere e una crepa, lo avevano fatto considerare finora inadatto all'esposizione. Il suo aspetto è però cambiato con un restauro compiuto fra il 2023 e il 2024 presso il Centro scientifico panrusso di arte e riproduzione Grabar.
"Questo dipinto ha una freschezza sorprendente e ti permette di sentire letteralmente il movimento del pennello dell'antico maestro, di percepirne la sua presenza", ha detto il responsabile del restauro, Alexander Gormatyuk. "E' come se questo cavaliere sannita tornasse dalle profondità del tempo, quando fu creato, due millenni e mezzo fa, da un anonimo maestro, e ora compare davanti ai visitatori quasi nella sua originale vividezza di colori", affermano i responsabili del Museo Pushkin. (fonte: ANSA)
Giorno del Ricordo: perché essere fascista non deve essere reato, ma massacratore di civili sì
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Resti umani dalla foiba di Vines, presso Albona d'Istria (fonte Wikipedia) |
Le vittime furono italiani, anzi istriani, gente soprattutto di lingua veneta, figlia di un'area geografica difficile, spesso costretta a sopravvivere più che a vivere, stretta nella morsa delle invasioni austriache dal Nord e slave dall'Est.
Un tempo direttamente collegate al grande Impero Asburgico, forse l'unica realtà politica in grado di amalgamare e coinvolgere entità etniche diverse, una volta finite sotto la dominazione italiana e sabauda, ecco come la sovranità di quelle terre sia stata sempre meno difesa e rivendicata, colpa di governi uno più pavido dell'altro, costretti nell'asservimento ai nuovi padroni americani, e schiavi della nuova entità europea costruita a uso e consumo degli stessi Stati Uniti.
Da una parte l'America, dall'altra la Russia, a farne le spese gli italiani. Anzi, gli istriani, accusati di essere 'fascisti' e giustificando con questo termine qualsiasi violenza, stupro, uccisione e massacro fosse concessa alle cosiddette 'vittime' slave. Vittime di guerra, sia ben chiaro, e non per questo giustificate al ruolo di presunti vendicatori, non contro l'esercito regolare o fascista, ma contro i civili innocenti.
Lo stesso termine 'fascista' dovrebbe cessare di essere considerato dispregiativo, e comunque non diverso da quello di 'comunista'. Fascisti sono coloro che, per vari motivi, imbracciarono una fede e un ideale che animò gli spiriti di tanti giovani della prima metà del secolo scorso, quanto invece di colore 'rosso' colorò la seconda metà.
L'essere stati 'collaborazionisti' del Partito Fascista Italiano non rappresenta assolutamente una colpa, o non lo è esattamente come lo è stato essere collaborazionisti dei partigiani, a propria volta assassini e autori di tante tragedie nascoste dalla storiografia italiana. Oppure, se venga considerato un crimine il primo, deve esserlo chiaramente anche il secondo.
Eppure, ancora oggi, soprattutto da quotidiani come "Il Manifesto", esistono personaggi come Eric Gobetti, che riescono ad alzare una mano per sentenziare, per esprimere un 'ma', un 'però'.
Senza dimenticare che, dentro alle foibe, spesso ancora vivi, non vennero gettati solo fascisti, ma intere famiglie di civili che con il fascismo non avevano nulla a che fare.
Ricordiamo le foibe, allora, ma ricordiamo anche i carnefici comunisti che le perpetrarono, slavi ma anche italiani. Comunisti.
lunedì 3 febbraio 2025
Milan-Inter 1-1: il pianto di Inzaghi, gli scudetti di cartone e il fallo su Jimenez
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Il fallo su Jimenez |
La cosa che ha veramente colpito in negativo è stata l'allucinata reazione del tecnico interista, Simone Inzaghi, a fine gara: "I ragazzi sono stati magnifici, sono andati oltre: ho parlato con loro, ho fatto i complimenti. Purtroppo non sono andati oltre gli episodi: tre gol annullati, tre pali, un rigore clamoroso non dato. L'ho già rivisto, meglio che non lo rivedo perché è peggio". Da non credere. Il tecnico dell'Inter, squadra che, nella propria storia, è spesso entrata nell'iconografia popolare per una certa predisposizione alla 'piangineria', riesce a fare un grande calderone di pali (effettivamente sfortuna), gol annullati (per altrettanti fuorigioco clamorosi e inappuntabili) e un calcio di rigore che ha visto solo lui (l'intervento 'incriminato' di Hernandez sul giocatore dell'Inter è nettamente sul pallone), mentre omette chiaramente il fallo su Jimenez da cui parte l'azione del pareggio nerazzurro.
In un campionato, peraltro, dove molto spesso, come spesso capita alle squadre più forti, l'Inter ha goduto di occhi molto attenti a proprio favore sia dalla VAR che nelle comuni decisioni arbitrali.
Il web rossonero, alla fine, non lo ha perdonato: "Per chi è abituato a contare anche gli scudetti di cartone, è giusto che contino anche i gol in fuorigioco", una raffica ad alzo zero che definisce perfettamente il 'pianto greco' dell'allenatore dell'Inter.
GUARDA LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLE TIFOSE DEL DERBY
domenica 2 febbraio 2025
Milan-Inter 1-1, ecco a voi le ragazze del derby...
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Una tifosa del Milan (foto Bordignon) |
L'eterno femminino non conosce colori, anche se di colori si è ornato attorno a San Siro.
Bionde e more, bianche e nere, le ragazze del derby arrivavano un po' da ogni dove, e tante sono state le strane, spesso accompagnate da gentile consorte o fidanzato.
Scorrendo alcune delle foto scattate si riconosce, baciata dal sole, una fanciulla arrivata appositamente dalla Tunisia, maglietta rossonera e accoppiata scarpe/calze bianche da ginnastica; una coppia di londinesi di evidente origine africana, forse nigeriana; una biondissima turca in paltò grigio e sorriso smagliante; un altrettanto bionda lituana, forse un dimessa nell'abito ma meravigliosa nel sorriso; la delicatissima inviata della testata "Calcio in pillole"; una coppia di giovani polacchi supertifosi rossoneri; una coppia di sorelle quasi gemelle, anche in questo caso tifosissime milanista, sebbene senza la relativa sciarpa d'ordinanza.
Basta e avanza come perfetto aperitivo di quella che sarà una partita ben giocata e chiusa senza ne vincitori ne vinti.
Ecco altre foto scattate prima della partita attorno allo stadio di San Siro (foto Bordignon)
sabato 1 febbraio 2025
Addio a Marianne Faithfull, icona rock e 'musa' di Mick Jagger
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Immagine tratta dal "Daily Record" |
Cantante ma anche scrittrice, una tempestosa relazione con il leader dei Rolling Stones, Mick Jagger, nacque nel dicembre del 1946 nel quartiere londinese di Hampstead da una famiglia aristocratica.
La ribalta arrivò prestissimo, già a 17 anni, grazie alla canzone "As Tears Go By" che, nel 1964, entrò nella 'top ten' britannica: l'avevano scritta per lei Jagger e l'altra colonna portante degli Stones, Keith Richards.
Non va dimenticato anche il suo ruolo da protagonista in "The Girl On A Motorcycle", film uscito nelle sale nel 1968 e tradotto in italiano con il titolo "Nuda sotto la pelle".
Dopo un periodo di oblio caratterizzato da una vita irrequieta e problemi di droga, la Faithfull tornò al successo con l'album "Broken English" (1979), un disco raffinato in cui si mescolano atmosfere dark e psichedeliche. Seguirono lavori di ottima qualità, sempre sostenuti da una voce roca e profonda. Dal 1987, anno di "Strange Weather", la cantante conobbe un successo sempre maggiore. Alle prove di musica pop affiancò l'interpretazione dei classici e alcuni lavori dai tratti sperimentali, inanellando collaborazioni con musicisti come Angelo Badalamenti, David A. Stewart (ex Eurythmics), Billy Corgan e Beck. Il 21 luglio 1990 si esibì al grande concerto The Wall - Live in Berlin di Roger Waters con altri superospiti e nel 1997 collaborò con i Metallica.
Negli anni successivi partecipò ai film "Marie Antoinette" di Sofia Coppola (dove interpreta l'imperatrice Maria Teresa d'Austria madre di Maria Antonietta) e "Irina Palm - Il talento di una donna inglese" di Sam Garbarski.
In occasione del Women's World Award del 2009 a Vienna le venne conferito il World Lifetime Achievement Award a coronamento di una vita straordinaria, segnata anche da una forma grave di coronavirus nell'aprile 2020. Riuscì a pubblicare il suo 21° e ultimo album, "She Walks in Beauty", un anno dopo. (fonte: ANSA)
giovedì 30 gennaio 2025
Milan allo sbando, a quando la contestazione vera?
Il Milan allo sbando conferma la propria pochezza tecnica, umana e sportiva, venendo umiliato dalla Dinamo Zagabria nell'ultima partita del primo turno di qualificazione della Champions League.
In terra croata finisce 2-1 ma poteva terminare molto peggio. Soprattutto a livello caratteriale la squadra milanista dimostra che, ove fosse possibile fare di peggio rispetto alle ultime drammatiche prestazioni sportive, è riuscita nell'intento di fare peggio.
Oltre all'involuzione tecnica, la squadra è parsa anche spenta atleticamente, e anche dal punto di vista della strategia, quel 'plus' che avrebbe dovuto dare il tecnico Conceiçao appena chiamato al capezzale rossonero, è mancata pure quella.
La colpa non può essere solo del giovane Gabbia, reo del clamoroso errore che ha spalancato ai croati l'autostrada del vantaggio, così come la colpa non è solo dell'inesperto Musah, che tanto ha fatto per beccarsi due ammonizioni in un tempo.
Il Milan di quest'oggi è identico al derelitto Milan dell'ultimo mese, sotto nel recupero con il Parma, privo di nerbo e privo di quel cuore che era proprio a un club che non esiste più, ormai stuprato nel suo intimo da quella specie di società che ancora in troppo pochi hanno deciso di contestare.
In terra croata finisce 2-1 ma poteva terminare molto peggio. Soprattutto a livello caratteriale la squadra milanista dimostra che, ove fosse possibile fare di peggio rispetto alle ultime drammatiche prestazioni sportive, è riuscita nell'intento di fare peggio.
Oltre all'involuzione tecnica, la squadra è parsa anche spenta atleticamente, e anche dal punto di vista della strategia, quel 'plus' che avrebbe dovuto dare il tecnico Conceiçao appena chiamato al capezzale rossonero, è mancata pure quella.
La colpa non può essere solo del giovane Gabbia, reo del clamoroso errore che ha spalancato ai croati l'autostrada del vantaggio, così come la colpa non è solo dell'inesperto Musah, che tanto ha fatto per beccarsi due ammonizioni in un tempo.
Il Milan di quest'oggi è identico al derelitto Milan dell'ultimo mese, sotto nel recupero con il Parma, privo di nerbo e privo di quel cuore che era proprio a un club che non esiste più, ormai stuprato nel suo intimo da quella specie di società che ancora in troppo pochi hanno deciso di contestare.
mercoledì 29 gennaio 2025
Il figlio di Sarkozy scriverà sulla rivista di Destra "Valeurs Actuelles"
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La 'home page' di "Valeurs Actuelles" |
Il primo contributo di Sarkozy junior sarà dedicato ai "valori della destra".
Louis, nato dalla seconda moglie di Sarkozy, Cecilia Attias, ha trascorso la maggior parte della sua infanzia negli Stati Uniti, è tornato da poco in Francia e, secondo il quotidiano "Le Figaro", ha già intessuto una fitta trama di relazioni con politici di primo piano, dall'ex capo del governo, Michel Barnier al ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, all'ex minsitro dell'economia, Bruno le Maire. (fonte: AGI)
La vendetta delle Toghe Rosse: Meloni indagata
In Italia c'è qualcuno più potente della Mafia: la categoria dei magistrati, i veri 'intoccabili' del nostro Paese. E così, dopo che il loro potere viene messo a rischio dalla riforma Nordio, ecco l'ennesimo tentativo delle 'toghe' di lanciare una spallata giudiziaria contro il governo, inventandosi un avviso di garanzia per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e altri membri del suo Governo, un vero e proprio tentativo di colpo di Stato che riporta alla memoria quello del 1994 contro Silvio Berlusconi.
Il mondo cambia, per fortuna, Donald Trump spodesta e combatte senza tregua la feccia 'woke' che per anni ha rischiato di ammuffire nella Casa Bianca, ma la 'fortezza' Europa si stringe a riccio contro il cambiamento.
La stessa premier ne ha dato notizia in un video sui social: "Intendo andare avanti a difesa degli italiani" la sua replica, "Non sono ricattabile".
L'indagine nasce da una denuncia dell'avvocato Luigi Li Gotti, e l'avviso di garanzia arriva da parte del procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso prosegue la Meloni, "del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona".
Il mondo cambia, per fortuna, Donald Trump spodesta e combatte senza tregua la feccia 'woke' che per anni ha rischiato di ammuffire nella Casa Bianca, ma la 'fortezza' Europa si stringe a riccio contro il cambiamento.
La stessa premier ne ha dato notizia in un video sui social: "Intendo andare avanti a difesa degli italiani" la sua replica, "Non sono ricattabile".
L'indagine nasce da una denuncia dell'avvocato Luigi Li Gotti, e l'avviso di garanzia arriva da parte del procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi, lo stesso prosegue la Meloni, "del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona".
martedì 28 gennaio 2025
Collezionismo: numismatica italiana 2025, si va già verso il sold-out
E' bastata un'ora per vedere esauriti tutti gli esemplari di cinque monete della nuova
collezione numismatica presentata al MEF, il Ministero dell'Economia e delle Finanze, intitolata "Le monete della serie Flora e Fauna - La Margherita", autori Annalisa Masini e Monica Ciucci, emesse il 22 gennaio scorso e già terminate, secondo quanto afferma l'Istituto Poligrafico e Zeccadello Stato.
Inoltre non è più possibile pre-ordinare la 'ciambella' pensata per accogliere la moneta dedicata al Tour mondiale 2023-2025 della nave-scuola Amerigo Vespucci e la moneta pensata per i 550 anni dalla nascita di Michelangelo. Sono chiuse le prenotazioni anche per la moneta che celebra il 160° Anniversario delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera e il conio dedicato alla canzone di Renato Zero "Il cielo".
Tutte le monete potranno essere acquistate al momento dell'emissione. Per quella di Renato Zero sono previsti altri due nuovi 'click day', il 6 febbraio e il 4 marzo, in cui sarà possibile prenotare i coni. (fonte: ANSA)
Inoltre non è più possibile pre-ordinare la 'ciambella' pensata per accogliere la moneta dedicata al Tour mondiale 2023-2025 della nave-scuola Amerigo Vespucci e la moneta pensata per i 550 anni dalla nascita di Michelangelo. Sono chiuse le prenotazioni anche per la moneta che celebra il 160° Anniversario delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera e il conio dedicato alla canzone di Renato Zero "Il cielo".
Tutte le monete potranno essere acquistate al momento dell'emissione. Per quella di Renato Zero sono previsti altri due nuovi 'click day', il 6 febbraio e il 4 marzo, in cui sarà possibile prenotare i coni. (fonte: ANSA)
Lauren Sanchez, alla faccia della scollatura!
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La pagina del "Daily Express" |
Pare proprio che la 'nuova era' del neo rieletto presidente tycoon abbia riportato in auge l'amore per l'estetica femminile, a cominciare da quello per le 'scollature'.
Ecco che arriva dal Daily Express, tabloid britannico non certo famosissimo per i suoi approfondimenti 'culturali', una bella fotografia di Lauren Sanchez, 55 anni, ex giornalista e attuale fidanzata di Jeff Bezos, uno dei grandi 'antagonisti' di The Donald che, sposando quel colore bianco tanto di moda di questi tempi, vi ha affiancato una 'scollatura' ('cleavage') di assoluto riguardo.
Fra le 'vittime' di giornata, colte a 'occhieggiare' all'interno della casta giacca bianca della bella Lauren, niente meno che Mark Zuckerberg, altro 'big' della... Silicon Valley e fondatore di Meta, seduto al suo fianco.
"Making Cleavages Great Again" conclude la didascalia del tabloid.
Crisi in Congo, uccisi 13 soldati sudafricani
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Foto di Jonathan Buhendwa per Unsplash |
L'esercito sudafricano ha rilasciato un comunicato annunciando la morte di altri quattro soldati, che si aggiungono ai nove dei giorni scorsi durante gli scontri con il gruppo armato M23, sostenuto dal Ruanda, durante l'attacco alla città di Goma, nella zona orientale del Paese.
Le truppe sudafricane sono dispiegate nell'ambito delle missioni di pace del SADC (Southern African Development Community) e delle Nazioni Unite.
"I due capi di Stato hanno concordato sull'urgente necessità di un cessate il fuoco e della ripresa dei colloqui di pace da parte di tutte le parti in conflitto", si legge in un post sui 'social'.
La zona orientale della Repubblica Democratica del Congo è un territorio ricco di minerali e il Ruanda viene accusato di volerne conquistare una parte.
Nonostante gli appelli della comunità internazionale affinché l'M23 fermi la sua avanzata di conquista su Goma, l'AFP comunica che la città resta sotto assedio e si continua a sparare, mentre nella capitale Kinshasa, all'estremità opposta del paese africano, manifestanti hanno attaccato le ambasciate del Ruanda, della Freancia, del Belgio e degli Stati Uniti. (fonte: ANSA)
domenica 12 gennaio 2025
I cortei per Ramy, criminali che ricordano un criminale
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L'articolo del Corriere della Sera |
Infatti l'ANSA sottolinea come sia lui, sia l'altra persona con cui si trovava sullo scooter inseguito dai carabinieri il 24 novembre, un tunisino (altro nordafricano, guarda caso, la 'crema' dell'autoemarginazione nel Nostro Paese), avevano precedenti. Non solo. I due non si sono fermati all'alt richiesto da una pattuglia di forze dell'ordine in piena notte (sarebbe anche lecito chiedersi cosa faccia in strada a quell'ora una coppia di 'brave persone').
Straniero, con precedenti e senza fermarsi all'alt in piena notte. Ce n'è abbastanza e anche di più per giustificare un inseguimento da parte dei carabinieri. Di più: se le forze dell'ordine vi intimassero l'alt o, addirittura, vi stesero inseguendo, voi non vi fermereste? Certo, non vi fermereste se aveste la coscienza sporca.
Quello che è successo dopo, lo scontro, la caduta con conseguente morte dell'egiziano e tutto il resto non dovrebbe nemmeno interessare uno Stato che non abbia paura delle proprie leggi e che non debba sentire il bisogno di dover giustificare il comportamento dei propri addetti alla sicurezza. E che non dovrebbe nemmeno consentire di organizzare manifestazioni da parte di facinorosi che, è l'unica spiegazione, altro non rappresentano idealmente che fiancheggiatori di criminali tanto che, secondo logica, andrebbero tutti segnalati, schedati e, se trovati anch'essi con precedenti penali, arrestati.
Questo chiede la gente che rispetta naturalmente le leggi, che non può ammettere come sia possibile che antagonisti e una presunta 'intellighenzia' manovrata dalla Sinistra, blocchino le città e spargano il terrore per difendere una memoria che andrebbe, invece, dimenticata al più presto, assieme ai crimini che hanno riempito la fedina penale di chi non c'è più.
Turchia: caccia al robot 'clone' di Gokcek, ex sindaco di Ankara
Curiosa vicenda quella capitata all'ex sindaco della capitale turca Ankara,
Melih Gokcek, che alla fine ha segnato la fine della sua carriera politica
nell'Akp, il partito del presidente Recep Tayyip
Erdogan.
Il quotidiano BirGun rivela che sotto le sue diverse amministrazioni, dal 1994 al 2017, è stato realizzato un robot con le sue sembianze, per la cifra di 65mila dollari finita nel bilancio del faraonico Ankapark, costato 801 milioni di dollari, dispendioso e fallimentare parco di divertimenti ad Ankara.
In base a quanto riferisce BirGun, quando lo vide, il sindaco decise che il clone non gli era poi così somigliante. Così il robot rimase pochi giorni all'ingresso del parco, prima di venire fatto sparire per volere di Gokcek ed essere relegato in un magazzino.
E' però l'intero progetto di Ankapark a essersi rivelato un enorme fallimento, uno spreco di denaro che Erdogan non ha digerito, tanto da costringere Gokcek alle dimissioni nel 2017 e a mettere un veto a una sua nuova candidatura nel partito.
Ora, intanto, è cominciata la caccia al robot con le sembianze di Gokcek: che fine ha fatto? In quale magazzino è finito? I 'social media' si sono scatenati alla ricerca di foto in cui inconsapevoli turisti avrebbero immortalato il clone del sindaco. Non sarebbero previsti premi al vincitore. (fonte: AGI)
Il quotidiano BirGun rivela che sotto le sue diverse amministrazioni, dal 1994 al 2017, è stato realizzato un robot con le sue sembianze, per la cifra di 65mila dollari finita nel bilancio del faraonico Ankapark, costato 801 milioni di dollari, dispendioso e fallimentare parco di divertimenti ad Ankara.
In base a quanto riferisce BirGun, quando lo vide, il sindaco decise che il clone non gli era poi così somigliante. Così il robot rimase pochi giorni all'ingresso del parco, prima di venire fatto sparire per volere di Gokcek ed essere relegato in un magazzino.
E' però l'intero progetto di Ankapark a essersi rivelato un enorme fallimento, uno spreco di denaro che Erdogan non ha digerito, tanto da costringere Gokcek alle dimissioni nel 2017 e a mettere un veto a una sua nuova candidatura nel partito.
Ora, intanto, è cominciata la caccia al robot con le sembianze di Gokcek: che fine ha fatto? In quale magazzino è finito? I 'social media' si sono scatenati alla ricerca di foto in cui inconsapevoli turisti avrebbero immortalato il clone del sindaco. Non sarebbero previsti premi al vincitore. (fonte: AGI)
sabato 11 gennaio 2025
Aboca e Wavemaker, si rinnova la partnership
Aboca, società 'benefit' attiva nella produzione di prodotti terapeutici naturali e biodegradabili per la salute umana, e Wavemaker hanno rinnovato la propria collaborazione decennale anche per il 2025.
L'incarico si allarga alle analisi di Marketing Mix Modeling. Prosegue la partnership per le attività di media strategy, planning e buying per il mercato italiano.
L’incarico affidato all'agenzia di GroupM di cui è Ceo Luca Vergani dalla società 'benefit' di prodotti terapeutici naturali, includerà anche un'attività periodica di formazione e di ingaggio dei principali 'stakeholder' dell’azienda sulle tematiche chiave del mercato e dei media.
Dal 2025, in continuità con quanto fatto nel recente passato, l’incarico si allargherà alle analisi di Marketing Mix Modeling, essenziali per misurare il contributo delle azioni pubblicitarie al risultato commerciale della marca, e includerà anche una attività periodica di formazione e di ingaggio dei principali stakeholder dell’azienda sulle tematiche chiave del mercato e dei media.
Davide Mercati, responsabile Relazioni Media di Aboca, sottolinea: “È un piacere continuare a lavorare con un partner che condivide i nostri valori e che comprende e sviluppa al meglio le nostre esigenze di comunicazione strategica, declinandole poi in pianificazioni su tutti i mezzi. È ciò che ci permette di raggiungere importanti risultati di notorietà e di vendite”. (fonte: ADVexpress)
L'incarico si allarga alle analisi di Marketing Mix Modeling. Prosegue la partnership per le attività di media strategy, planning e buying per il mercato italiano.
L’incarico affidato all'agenzia di GroupM di cui è Ceo Luca Vergani dalla società 'benefit' di prodotti terapeutici naturali, includerà anche un'attività periodica di formazione e di ingaggio dei principali 'stakeholder' dell’azienda sulle tematiche chiave del mercato e dei media.
Dal 2025, in continuità con quanto fatto nel recente passato, l’incarico si allargherà alle analisi di Marketing Mix Modeling, essenziali per misurare il contributo delle azioni pubblicitarie al risultato commerciale della marca, e includerà anche una attività periodica di formazione e di ingaggio dei principali stakeholder dell’azienda sulle tematiche chiave del mercato e dei media.
Davide Mercati, responsabile Relazioni Media di Aboca, sottolinea: “È un piacere continuare a lavorare con un partner che condivide i nostri valori e che comprende e sviluppa al meglio le nostre esigenze di comunicazione strategica, declinandole poi in pianificazioni su tutti i mezzi. È ciò che ci permette di raggiungere importanti risultati di notorietà e di vendite”. (fonte: ADVexpress)
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