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(foto di BP Miller per Unsplash) |
La
presenza di immigrati in Europa è drammaticamente salita negli ultimi anni modificando in maniera irreparabile lo stesso volto delle città europee. Dove, una volta, esistevano i 'tipi' somatici legati a ogni nazione (tedeschi, francesi, svedesi, spagnoli, tutti abbastanza riconoscibili l'uno dall'altro), oggi, nel giro di pochi decenni, si è assistito impotenti a un
meticciamento senza quartiere che, dopo avere interessato inizialmente le periferie delle città, si è successivamente esteso, come un cancro, anche ai loro centri.
Tutto questo ha un nome e un cognome, oltre a quello, molto semplice, di invasione: si chiama
Piano Kalergi.
Ovviamente, quando se ne parla, e dovunque se ne trovi traccia nel web, riceve l'appellativo di credenza e complotto, associandolo ad ambienti dell'estrema Destra, se non addirittura a quelli del nazismo e del negazionismo. Insomma, il solo pensarlo reale rappresenta un reato. Forse, però, non è così.
Cosa dice, esattamente, il piano Kalergi? Senza girare troppo sul web, si parta dalla definizione fornita da
Wikipedia, da sempre una 'enciclopedia' costruita da ambienti 'liberal' e di Sinistra: "La teoria del complotto del piano Kalergi è la credenza circa l'esistenza di un progetto (cosiddetto piano Kalergi) d'incentivazione dell'immigrazione africana e asiatica verso l'Europa al fine di rimpiazzarne le popolazioni. Prende il nome dal filosofo austriaco
Richard Nikolaus di Coudenhove-Kalergi (1894-1972), paneuropeista storico, cui viene attribuita la paternità di tale piano...
La teoria del complotto fu elaborata dal negazionista austriaco
Gerd Honsik nel suo libro
"Addio Europa", attraverso un'opera di selezione, rielaborazione e decontestualizzazione delle idee di Kalergi... Questi, fondatore nel 1922 dell'Unione Paneuropea, aveva espresso fin dalla fine della prima guerra mondiale, a ferite del conflitto ancora aperte, e a seguire nella sua opera "Pan-Europa", un grande progetto per l'Europa unita, la necessità di un'integrazione continentale al fine di favorire la pacifica convivenza dei popoli. In effetti, nel suo "Praktischer Idealismus" (1925), Kalergi distingueva tra «uomo rustico», figlio dell'endogamia, forte di volontà ma debole di spirito, e «uomo urbano», frutto della mescolanza razziale (Blutmischung), povero di carattere ma ricco di spirito, preferendo quest'ultimo in quanto più propenso al mantenimento della pace e, quindi, auspicandone una sua diffusione su scala mondiale e non strettamente europea.
Tali concetti furono alla base della reinterpretazione di Honsik, il quale li rilesse in chiave di
annullamento delle identità nazionali e locali, d'imposizione del meticciato etnico e di «genocidio» dei popoli europei per sostituirli con quelli asiatico-africani al fine di ottenere un'etnia indistinta di docili consumatori piegati al mercato e al desiderio di dominio mondiale da parte di non meglio precisate élite economiche".
Questa la 'pericolosa teoria del complotto', che la stessa Wikipedia smonta però in maniera aprioristica e mai nel dettaglio, senza quindi spiegare il perché sia da considerarsi 'credenza'. L'unica obiezione arriva nel finale: "Una qualsiasi cosiddetta sostituzione etnica... richiederebbe nel caso italiano – persino considerando il combinato disposto del massimo flusso migratorio riscontrato durante la crisi europea dei rifugiati del 2015 e il calo demografico nel Paese – almeno tre secoli per compiersi". Il che, in realtà, non è assolutamente un lungo lasso temporale, visto che si parla della sostituzione di 60 milioni di persone. Obiezione all'obiezione.
Passiamo alla realtà che, invece, pare dare ragione a Honsik e alle sue accuse al Piano Kalergi: l'Intelligenza Artificiale, interrogata sul numero degli stranieri presenti in Europa, dà una risposta drammatica:
"La percentuale di immigrati sulla popolazione europea è aumentata dal 6,5% al 10,3% tra il 1968 e il 2021". Sempre secondo Wikipedia
"nel 2015, gli stati dell'UE hanno ricevuto 1255640 richieste d'asilo, oltre il doppio dell'anno precedente".
L'approccio 'colpevolista' verso gli stranieri è davvero giustificato? Ci risponde l'Intelligenza Artificiale e, anche in questo caso, la risposta non concede scampo. Al 31 agosto 2024, questi erano i numeri:
Totale detenuti stranieri: 19.507
Percentuale rispetto al totale detenuti: 31,3%
Aumento rispetto all'anno precedente: 5,9% Ma da dove arrivano questi stranieri? Purtroppo non certo da nazioni civili o con un retroterra culturale simile al nostro. Con loro non si potrà discutere di medievistica o massimi sistemi, non potrete esprimere il vostro amore per la poesia e per la musica, dai canti gregoriani a Bela Bartok fino alla musica punk-rock.
Sempre l'intelligenza artificiale ci racconta che: i paesi di provenienza più comuni dei richiedenti asilo in Europa sono Siria, Afghanistan e Venezuela, che rappresentano il 32%, il 17% e l'8% rispettivamente dei beneficiari di protezione nell'UE. Altri Paesi di origine con un numero significativo di richiedenti asilo sono Turchia, Colombia e Ucraina.
Ecco una tabella che riassume i principali paesi di origine dei richiedenti asilo in Europa e le loro percentuali:
Siria
32%
Afghanistan
17%
Venezuela
8%
Turchia
8.6%
Colombia
5.9%
In conclusione, più ci si addentra nel problema costituito dai migranti (o clandestini, come sarebbe più corretto chiamarli) più si riconoscono tutti i tratti già delineati da Honsik. Non volete chiamarlo Piano Kalergi? Chiamatelo allora
invasione, il risultato non cambia.