venerdì 28 gennaio 2022

Teresa De Sio e l'incipit dimenticato: "Sulla terra sulla luna"

La copertina di "Sulla terra sulla luna" con una giovane Teresa
Un breve post per gettare luce su un disco ai più poco noto. "Sulla terra sulla luna" (1980) è la prima opera 'vera' di Teresa De Sio, divenuta famosa nell'Italia dei primi anni '80 con capolavori del calibro di "Voglia 'e turnà".
Dopo le prime esperienze legate alla musica popolare (le 'villanelle' con Eugenio Bennato e i Musicanova), alla discreta età di 28 anni (non proprio giovanissima per una esordiente) se ne esce con un disco in piena 'rivoluzione napoletana', parte di quel movimento che comprende i vari Pino Daniele, Toni Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese e la compagnia di Napoli Centrale e tutto il resto di quella composizione partenopea che noi, che non abbiamo vissuto quel magma vesuviano così ricco di stimoli, non abbiamo avuto il piacere di conoscere e ascoltare.
Così come non avevo avuto il piacere di ascoltare le radici di ciò che venne poi sviluppato in "Teresa De Sio" (1982) e "Tre" (1983).
Una musica fresca e ricca, con una spruzzata appena accennata di tastiere e di elettronica, ritmi caraibici sapientemente miscelati al sole mediterraneo, allegria scomposta riempita dalla possente voce di Teresa, che si aggiunge e tutto sovrasta come uno strumento, portando per mano chi ascolta in un racconto popolare che, sebbene in napoletano, tocca le corde come una ninna-nanna dolce e ritmata allo stesso tempo.
Di prim'ordine gli 'accompagnatori': Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso (ma non solo), Francesco Bruno alla chitarra, e tanti altri.
La voce e la musica di Teresa oggi sono altra cosa da quel meraviglioso esperimento d'impatto con cui travolse il mondo musicale italiano, ma è lei stessa a non volerlo, sempre alla ricerca perfezionistica di nuove sfide da affrontare.
Oltre a "Sulla terra sulla luna", seconda traccia del disco, consiglio, per sonorità e anche originalità musicale, "La luna nel pozzo" (con un inizio al sapore di flamenco), la famosa "O sole se ne va" e "Festa a Molina".
Canzoni semplici, finestre aperte d'estate su cortili popolari, voci distanti all'imbrunire incorniciate dal suono sommesso di un saxofono. Grazie Teresa.