domenica 2 gennaio 2022

San Nicola, dalla Turchia a Bari per diventare Babbo Natale in America

La locandina del film
"Nicola – Cozze, kebab & Coca Cola"
è l'ultimo film di Antonio Palumbo, presentato a ridosso del Natale anche a Milano presso il Cineteatro Martinitt, un 'mockumentary' (ovvero, un falso documentario) in stile 'road movie' prodotto dalla Oz Film di Francesco Lopez, con il contributo di Apulia Film Commission in collaborazione con Octopost.
Al centro della scena il santo internazionale, amata dai vicoli di Bari Vecchia agli Stati Uniti, dove è meglio conosciuto come Santa Claus, cioè Babbo Natale, passando per Turchia, Belgio, Olanda, Francia, Russia, i Paesi toccati dal viaggio di Palumbo scandito dalle musiche di Ivan Iusco che, tra sacro e profano, guida lo spettatore alla scoperta del culto del vescovo di Myra, patrono della città di Bari e celebrato in tutto il mondo nei modi più disparati.
Religiosità e tradizioni popolari, riti pagani e celebrazioni, pop culture e consumismo: tutto questo si fonde e confonde nella figura di San Nicola, indagata e analizzata, sempre con grande ironia, anche attraverso voci autorevoli come quella del padre domenicano Gerardo Cioffari, direttore del Centro Studi Nicolaiani della Basilica e di testimoni celebri del culto nicolaiano, come il sindaco di Bari, Antonio Decaro e lo scrittore Nicola Lagioia.
Un viaggio che passa per la Russia, tra i paesi maggiormente devoti al Santo, e da Saint-Nicolas-de-Port, nella regione francese della Lorena, dove una reliquia del dito del vescovo di Myra (“se sei un osso di san Nicola non puoi mai stare tranquillo”) è stata sufficiente a generare un culto molto sentito e festività della durata di un mese adorate soprattutto dai bambini, raccontate dal sindaco di Nancy, capitale della Lorena, Laurent Hénart. Poi nelle Fiandre, in Belgio (con lo scrittore Herman Cole e lo storico e teologo Luc Vermeulen) e in Olanda (con John Helsloot, docente al Merteens Instituut di Amsterdam) dove scopriamo le origini e l’evoluzione del mito di Sinterklaas, il donatore di regali. Ad Amsterdam, Palumbo incontra, inoltre, il reverendo James Rosenthal, fondatore della Saint Nicholas Society. Poi si prosegue negli Stati Uniti, a New York, dove ha preso forma la figura di Santa Claus, corpulento simbolo della opulenta società dei consumi, reso icona dal brand Coca Cola. Il viaggio si conclude a Demre, l’antica Myra, in Turchia, la città d’origine di Nicola, meta dei marinai baresi che ne trafugarono le ossa. Anche qui, incontri prestigiosi con il Metropolita di Demre, Hristosomos Kalayci e con il sindaco, Suleyman Topçu.
E' lo stesso Palumbo a raccontare in poche parole la sua produzione: "Una piccola opera pop in onore del mio santo. Il santo di tutti".