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Se queste previsioni saranno confermate, per ritornare al livello ante-crisi del 2019, occorre che nel 2022 vi sia una crescita del 3,2%. Un obiettivo che appare decisamente a portata di mano, perché secondo l'ultima stima della Banca d'Italia il PIL nel 2022 crescerà del 3,8%.
Il Centro Studi Promotor sottolinea tuttavia che l'obiettivo per l'Italia non possa limitarsi al ritorno al livello del 2019, perché in quell'anno il PIL italiano, contrariamente a quelli di tutte le economie avanzate, non aveva ancora recuperato integralmente il calo conseguente alla crisi dei mutui sub-prime del 2007, con la conseguenza che, nel 2021, il PIL è ancora inferiore del 6,7% a quello del 2007.
L'auspicio è – continua il Centro Studi Promotor – che con i fondi messi a disposizione dall'Europa e con la rinegoziazione del patto di stabilità e la sua eventuale trasformazione in un patto per la crescita, l'Italia possa recuperare in tempi ragionevoli il terreno perduto in termini di sviluppo rispetto agli altri principali paesi dell'Unione Europea.