Poi punta il dito su Ambrosini: “Non ha la statura morale per parlare. Lui, un giocatore che fa parte di una istituzione come il Milan, una squadra di tale storia, che spesso ha vestito anche la fascia di capitano, ha mancato di rispetto a dieci milioni di tifosi nerazzurri... Continua a leggere su Milano 2.0
giovedì 30 aprile 2009
Mourinho chiude le polemiche e tappa la bocca ad Ambrosini: "Non ha la statura morale per parlare"
Poi punta il dito su Ambrosini: “Non ha la statura morale per parlare. Lui, un giocatore che fa parte di una istituzione come il Milan, una squadra di tale storia, che spesso ha vestito anche la fascia di capitano, ha mancato di rispetto a dieci milioni di tifosi nerazzurri... Continua a leggere su Milano 2.0
Arsenal-Manchester Utd, una gara da leggenda...


Ma torniamo a quel 1° febbraio: i ‘red devils’ si presentano a Londra nelle vesti di da campioni in carica, i ‘gunners’ sono parecchio indietro in classifica, ma rimangono una delle formazioni britanniche più amate e seguite di sempre. Il primo tempo dello United è pazzesco: apre le marcature Duncan Edwards, Bobby Charlton raddoppia con un tiro potentissimo e, sul finire di tempo, Tommy Taylor infila il tris che sembra segnare la partita. Ma non è affatto così: l’Arsenal nella ripresa sfodera una prestazione tutto cuore e si ‘mangia’ lo svantaggio. Al 58’ David Herd insacca di testa il primo gol biancorosso, meno di due minuti più tardi Jimmy Bloomfield riduce ulteriormente le distanze, e ancora un minuto dopo è di nuovo Bloomfield a incornare il pallone alle spalle di Harry Gregg. Nel giro di tre minuti la contesa torna in parità, l’Arsenal si ricorda

Cinque giorni dopo quello stesso Manchester United, di ritorno dal 3-3 esterno con la Stella Rossa Belgrado con cui si era guadagnato l’accesso alle semifinali della Coppa dei Campioni, sarebbe stato dilaniato nella sua essenza nel drammatico disastro aereo di Monaco di Baviera, aeroporto dove il volo 609 della British European Airways aveva fatto tappa per fare rifornimento. Delle 44 pers

Queste le formazioni schierate in quel giorno di febbraio:
Arsenal: J.Kelsey, S.Charlton, D.Evans, G.Ward, J.Fotheringham, D.Bowen, V.Groves, D.Tapscott, D.Herd, J.Bloomfield, G.Nutt.
Manchester United: H.Gregg, B.Foulkes, R.Byrne, E.Colman, M.Jones, D.Edwards, K.Morgans, B.Charlton, T.Taylor, D.Viollet, A.Scanlon.
mercoledì 29 aprile 2009
Berlusconi: "Con Ancelotti parliamo a fine stagione, Kakà resta se vuole e l'Inter conti pure i rigori..."

Tant’è, il ‘Berlusconi-pensiero’ (in tema calcistico) targato 29 aprile ha riguardato tutto e tutti, a partire dal futuro del tecnico Ancelotti: “Credo che l'accordo fra Ancelotti e Galliani sia questo: 'Ci sediamo a un tavolo alla fine del campionato per parlare di futuro'. Il modo in cui si finirà questo campionato potrà influire. Se Carlo dovesse lasciare il Milan? Per ora non c'è stato approfondimento su questo tema. La ricerca di un nuovo tecnico è una fase successiva a una decisione che non è mai stata presa. Posso dire che ripercorrerei la stessa strada fatta con Sacchi e Capello. Io e Adriano Galliani non abbiamo parlato una sola volta del nome di un nuovo allenatore. Voglio molto bene ad Ancelotti e sono sicuro di essere contraccambiato. Poi, sul futuro, decideremo in assoluta concordia". Capitolo tecnico chiuso, anche se queste parole pare mettano la parola fine sul rapporto pluriennale fra Ancelotti e il Milan. Berlusconi è poi passato al capitolo legato a Ronaldinho... Continua a leggere su Milano 2.0
Da Tognaccini una bordata a Ronaldinho: "Sta bene, se non corre ci devono essere altri motivi"

Insomma, cosa ha detto ‘sto benedetto Tognaccini? “Ronaldinho sta molto meglio del periodo in cui è arrivato e faceva gol e assist

martedì 28 aprile 2009
Mentre Barcellona e Chelsea si sfidavano all'ultimo sangue, ecco cosa succedeva a Northampton...

Così ho scelto per voi di trasferirmi questa sera al Sixfields Stadium di Northampton, cittadina di quasi 200 mila abitanti capoluogo del Northamptonshire, zona situata nelle Midlands orientali (più o meno al centro dell’Inghilterra). I Cobblers (questo il ‘nick’ della squadra) ospitavano nel proprio impianto da 8 mila posti il Milton Keynes Dons, ovvero l’ex Wimbledon, trasferitosi in altro loco per motivi finanziari. Fondato nel 1897, il club inglese ha un palmares piuttosto misero: non ha mai giocato nella massima serie inglese, e ha come unici allori una vittoria in Terza Divisione (1962-63) e una in Quarta (1986-87). Nelle coppe

La partita contro i Dons, squadra a caccia della promozione nel Championship è stata però sfortunata e si è conclusa

Voi riuscireste a (solo) ascoltare Laïla Abid?
Difficile rimanere insensibili a questo video di Laïla Abid, giornalista di nazionalità olandese ma di origine marocchina (è nata a Meknes il 21 marzo 1977) colta con questo meraviglioso decollete che ne mette in risalto l'acuta sensibilità giornalistica, o comunque... comunicativa.
Laïla, segno zodiacale dell'ariete, ha cominciato la propria carriera nelle televisioni locali olandesi come RTV Noord-Holland. da lì, attraverso BNR Nieuwsradio, il passaggio alla rete nazionale NOS (Nederlandse Omroep Stichting), dove cura, fra gli altri suoi incarichi, il telegiornale. La mia sensazione, pur non conoscendo l'olandese, è che all'inizio prenda qualche 'topica', ma forse non sono stato molto attento... guardavo altro.
Un piccolo esempio delle qualità giornalistiche di Laïla Abid...
Laïla, segno zodiacale dell'ariete, ha cominciato la propria carriera nelle televisioni locali olandesi come RTV Noord-Holland. da lì, attraverso BNR Nieuwsradio, il passaggio alla rete nazionale NOS (Nederlandse Omroep Stichting), dove cura, fra gli altri suoi incarichi, il telegiornale. La mia sensazione, pur non conoscendo l'olandese, è che all'inizio prenda qualche 'topica', ma forse non sono stato molto attento... guardavo altro.
Un piccolo esempio delle qualità giornalistiche di Laïla Abid...
Playoff NHL, per gli Squali bastano i Paperi...

Giorno 11
E’ il giorno della rivincita di San Josè, la miglior squadra della regular-season (e pertanto vincitrice del President’s Trophy) ma a un passo dall'eliminazione: gli ‘squali’ nella ‘Battle of California’ superano Anaheim per 3-2 all’overtime con una rete di Patrick Marleau e riaprono i giochi qualificazione, sebbene la serie sia comunque a vantaggio dei


Giorno 12
Ci saranno almeno due gare 7 nel primo turno dei playoff NHL. Washington Capitals e Carolina Hurricanes non si sono arrese e hanno vinto, pareggiando sul 3-3 le rispettive sfide contro New York Rangers e New Jersey Devils. La sfida del Madison Square Garden è stata dominata da Ovechkin e compagni: subito avanti per 3-1 nel primo periodo con le reti di Jurcina, Green e Poti, hanno chiuso i conti nel secondo andando ancora a segno con Kozlov e proprio la stella del team. Inutile e tardiva l

Giorno 13
La sorpresa è servi


Moratti e Berlusconi, due bambini dell'asilo...

Ha aperto le danze il Premier che, a lato di un impegno ufficiale, ha espresso (ma ne sentiva davvero il bisogno?) il seguente giudizio: “Ne ho parlato anche con Galliani al telefono: senza il gol di mano di Adriano nel derby, a quest'ora saremmo a ridosso dell'Inter. Ma è anche vero che con il condizionale, nel calcio, non si va da nessuna parte”. Bum… apriti cielo. A Moratti non è parso vero di ricevere un assist simile dall’altra parte del Naviglio. Il mistero però è perché abbia voluto raccogliere la sfida, con un Milan ancorato a 7 punti di distanza (a proposito, oggi i telegiornali di Sky aprivano convintissimi con frasi del tipo ‘Il Milan sogna, il Milan ci crede…’, continuo a rimanere senza parole). Tanto è bastato per fare scattare l’ira di patron Moratti: “Vorrà dire che conterò i loro rigori” ha detto con un misto di rabbia e sarcasmo. Glieli contiamo noi i rigori mister: 12, di cui 10 realizzati, il più alto numero di tutta la Serie A. A fronte di 4 subiti (tutti realizzati). Dai, adesso incazzati. Però evita di dire che la ‘tua’ Inter di rigori contro non ne ha subiti manco uno... Continua a leggere su Milano 2.0
lunedì 27 aprile 2009
Monserrat Bustamante, non solo una bella voce...


Dai palchi dei teatri fino alle strade di Viña, la vita di Monserrat è stato un percorso affascinante verso il successo, fino a quando, nel 2002, ha debuttato ne

Monserrat Bustamante canta "A puro dolor"
Il Mourinho realista: "Noi non abbiamo fatto paura al Napoli, ma il Milan non fa paura a noi"

Eppure, come sempre, l’Inter la sua figura la fa, spesso pericolosa con Samuel prima e Balotelli poi (a proposito, pare che parte del ‘civilissimo’ pubblico napoletano abbia fatto man bassa di insulti razzisti nei confronti del bresciano). Nella ripresa calano i ritmi, che subiscono una sferzata (vuoi mai?) in coincidenza della scelta di Mourinho di inserire Mancini al posto di Figo: al 73' Napoli in gol con Zalayeta ben imbeccato da Lavezzi e abile a ‘freddare’ Julio Cesar. Solito nervosismo finale per l’Inter, che nei rari momenti di imbarazzo nei quali viene a trovarsi da troppo spesso risposte negative... Continua a leggere su Milano 2.0
Un'ampia sintesi di Napoli-Inter da Controcampo
domenica 26 aprile 2009
Kirlian Camera tra sogni gotici ed elettrodark romantico: dolce Elena, ora dammi la mano...
Ma cosa è Kirlian Camera? Io non posso spiegarvelo, perché ognuno lo interpreterebbe a modo suo. E’ new-wave allo stato puro, indecifrabile, talvolta un po’ saccente, un sound che mischia elettronica, pop aggressivo e dark, ritrovando sonorità ‘bianche’ che parevano ancorate proprio a quegli anni, da dove i Kirlian Camera provengono, e che offrono come punti di riferimento ‘mostri sacri’ come gli Ultravox e John F
Tensioni romantiche, fantasie nostalgiche, melodie struggenti, che la voce della Fossi e le magie di Bergamini hanno reso palpabili, e poco cambia se qualcuno in tutto ciò, invece di ricordare “Hymn” degli Ultravox (riproposto nel ‘live’ cremonese assieme a quasi tutti i pezzi che hanno fatto la storia dei KC) abbia preferito ricordare i non pochi equivoci generati da alcune ‘uscite’ del gruppo stess
Elena gioca con la s
I Kirlian Camera dal vivo, in questo caso al Gothic Festival di Waregem del 2007
(le foto del post sono state scattate da Massimiliano Bordignon, cioè io!, e sono tutte relative al concerto di Cremona di venerdì 24 aprile)
Ancelotti parole d'oro, ecco perché deve restare

Ancelotti in campo deve rinunciare all’infortunato Pato, ripropone Flamini in difesa con Kakà e Seedorf alle spalle di Inzaghi. Niente da fare, invece, per Ronaldinho che è ancora costretto ad accomodarsi in panchina, ma entrerà nella ripresa assieme a Shevchenko e Cardacio (udite udite!).
A fine gara tanti applausi per tutti e per un secondo posto che garantisce più tranquillità in vista del futuro. E Carlo Ancelotti si gode un Kakà rientrato a ottimi livelli: “Questo dimostra quanto lui sia importante" dice il Carletto e gli crediamo, soprattutto perché il mister rossonero rimane il più realista della vasta gamma di cicisbei che giocano a rinfocolare ardori privi di spessore: “Se puntiamo l’Inter? Sinceramente no: cerchiamo di tenere lontani i quarti, da cui abbiamo 9 punti di vantaggio. Nelle ultime due giornate abbiamo guadagnato molti punti e questo rimane il nostro pensiero”. Un pensiero anche a chi non ne meriterebbe: “Ronaldinho? E’ stato giusto acquistarlo, ha fatto molto bene nel girone d’andata e poi ha avuto una flessione, legata più che altro all’infortunio e al fatto che non ha giocato con continuità. Poi è chiaro che io devo fare delle scelte, quando decido gli undici migliori da mandare in campo domenica dopo domenica”. Basterebbero queste frasi, che non sono dette a caso e non sono il frutto di semplice banalità, a fare capire perché Carlo Ancelotti debba rimanere a guidare il Milan almeno anche nella prossima stagione. Perché lui conosce l'ambiente rossonero, perché lui 'è' l'ambiente rossonero, perché lui è più di un allenatore per una squadra come quella di via Turati. Trovarne, di personaggi così...
Il video con gli highlits della partita, purtroppo il commento è da 'confessionale in chiesa'...
sabato 25 aprile 2009
Playoff NHL: Montreal a casa, i Capitals sperano

Giorno 8
Boston si im


Giorno 9
Vola in semifinale di Conference Detroit, che supera 6-5 Columbus in trasferta chiudendo anticipatamente la serie. Il gol decisivo della formazione del Michigan (che tra l’altro detiene la Stanley Cup) arriva a 46 secondi dalla sirena finale: la realizzazione di Johan Franzen vale il successo per i Red Wings. Allunga le distanze e si porta a un passo dal passaggio del turno Anaheim, che con il secco 4-0 rifilato agli Sharks avanza 3-1 nella serie. Dopo l'anonimo primo periodo sale in cattedra il ‘ro

Giorno 10

Una sola gara nella notte NHL: al ‘Verizon Center’ di Washington, i Capitals si impongono 4-0 sui New York Rangers. Un successo che accorcia la serie, che ora i newyorkesi conducono sì, ma per 3-2. Matt Bradley nel primo periodo segna due reti, poi Alexander Semin e Alex Ovechkin firmano il poker. Ottima la prova del ‘rookie’ Varlamov che, a difesa della gabbia, ottiene un decisivo shutout.
Mourinho 'assolve' Ibra: "Ha detto solo che se ne andrà, ma un giorno... proprio come farò io"

Ancelotti: "Resto al Milan e il Chelsea lo sa"

venerdì 24 aprile 2009
Catalina, la 'Maya' più sensuale della Colombia


Innumerevoli le copertine di giornali e riviste conquistate dalla bella signorina Maya, che ha pure partecipato a molti programmi televisivi colombiani e che esordì, per quanto riguarda il campo degli spot televisivi, in un ‘commercial’ della Palmolive.

La modella colombiana si è sposata l’11 marzo 2005 con il pilota messicano NASCAR Adrian Fernandez, con cui si era fidanzata ufficialmente in Giappone nell’aprile del 2004. Unione dalla quale sono già nati la figlia Valentina (29 aprile 2007) e il figlio Niko (12 maggio 2008). Catalina studia ‘relazioni pubbliche e comunicazioni’ all’Universidad Pontificia Bolivariana della Colombia, e la sua aspirazione attuale è quella di diventare giornalista. Le redazioni dei dintorni sono avvisate...
Un brevissimo spot dedicato a Catalina Maya
Inter con la Samp grande in campo, ma fuori perde la testa: è follia pura per Mourinho e Materazzi


Dall’isteria di Materazzi di fine gara con tanto di espulsione (in realtà non mi vengono aggettivi per definire il comportamento in campo di questo personaggio ormai sul viale del tramonto), alla bassa macelleria di Vieira, alla violenza verbale di Ibrahimovic, che ha disputato in campo probabilmente una delle sue migliori partite ‘di sempre’. L’Inter è questa, prendere o lasciare, una squadra ‘cattiva’ e ‘antipatica’, proprio come la vuole Mourinho, che non vuole ‘giocatori simpatici agli avversari, perché altrimenti diventano antipatici a lui’... Continua a leggere su Milano 2.0
A San Siro è 'Ibra-show', ma non è bastato...
giovedì 23 aprile 2009
Lucila Vit, l'argentina che fa dimenticare Maradona


Con misure assolute del calibro di 92-52-92, la bella Lucila ha in realtà trovato la notorietà più che nel paese natio nel vicino Cile, dove ha partecipato e condotto diversi programmi, ultimo fra i quali “Muralla
Ovviamente non può mancare la sua presenza in Facebook: anche il noto social network dedica più di uno spazio a Lucila, che in pochi mesi ha superato i 35 mila fan solo nel gruppo più... cospicuo. E, guardando le sensualissime foto di questa splendida fanciulla di Rosario non stentiamo a capirne il motivo...
Lucila Vit balla a ritmo di merengue sul palco in abiti particolarmente succinti...
Il canto del cigno di Sheva nel 5-2 di Budapest

Ovviamente il test serve anche per fare qualche prova e vedere il futuro (più o meno) rossonero in campo: e così, salutato per sempre il ‘puma’ Emerson (eh, eh), Ancelotti schiera Kalac in porta, mentre in difesa spazio a Mattioni e Jankulovski sulle fasce, con Senderos e Thiago Silva centrali. Centrocampo a tre con Beckham, Ambrosini e Seedorf; infine Kakà e Ronaldinho giostrano alle spalle di Shevchenko. A disposizione del tecnico rossonero: Perucchini, Darmian, Flamini, Cardacio, Viudez, Strasser, Furlan, Pasini e Osuji. Nella ripresa entrano Darmian al posto di Senderos e Flamini per Ambrosini. Per qanto riguarda i migliori, da segnalare la bella prova (ma soprattutto generosa) di Shevchenko, bravo anche a destreggiarsi nelle vesti di assistman oltre che di cannoni

Il dopo-gara è tutto un profluvio di complimenti per Shevchenko, come sottolineato da Galliani: “Sono stato contento di rivedere Shevchenko tornare al gol con una doppietta e vederlo segnare indossando la fascia da capitano. Qui in Ungheria abbiamo ricevuto una bella accoglienza, a testimonianza del fatto che il nostro brand cresce in continuazione, non solo in Italia ma anche nel mondo”. Te pareva se non tirava fuori la storia del ‘brand’... diabolico Galliani. E poi arriva un’altra ferale notizia: “E’ possibile che si giochi un’altra amichevole nella settimana in cui si giocherà la finale di Coppa Italia in programma il 14 maggio”. Ecco, vabbeh, andiamo avanti con la mania dei Globetrotters. Però quelli sono veramente i più forti del mondo... Salto Ancelotti che dice normali ovvietà (“Un buon test”...), mentre chiudo con Sheva, ormai autocondannatosi al ruolo di ‘Calimero’ di turno, ovvero il bomber sfigato che nessuno si fila né si filerà mai... “Nonostante questi due gol non credo di mettere in difficoltà il mister. Comunque è sempre una bella emozione tornare al gol, tanto più poterlo fare indossando la fascia da capitano”. Nota finale da parte del cuore d’oro ucraino: “Non reputo questa stagione fallimentare perché mi ha permesso di tornare a essere un calciatore, e quello che accadrà alla fine dell’anno lo deciderà la società, io ho già espresso il mio desiderio: è quello di rimanere al Milan”. Impagabile Sheva, You’ll Never Walk Alone...
IL TABELLINO
Hungarian League Team-Milan 2-5
Marcatori: 7' Rajczi (H), 37' Kakà (M), 47' Shevchenko (M), 57' Tokoli (H), 62' Shevchenko (M), 73' Seedorf (M), 85' Viudez (M).
L'ingresso in campo del Milan a Budapest 'filmato' da un reporter amatoriale
mercoledì 22 aprile 2009
Galliani si arrende e consegna lo 'scudo' all'Inter

Rimane sempre valida, per Galliani, la ‘scusante infortuni’: “Resta la convinzione che questa squadra senza infortuni avrebbe lottato per lo scudetto, ma gli infortuni ci sono stati, sono stati tanti, quindi vediamo di chiudere al meglio la stagione”. Continua a leggere su Milano 2.0
Iscriviti a:
Post (Atom)