Michela Dammicco durante la campagna (foto Bordignon) |
Per lei, quella delle elezioni comunali del 2021 è una prima volta assoluta. A "L'Urlo" ha deciso di raccontare la propria esperienza, a poche ore dal 'silenzio elettorale'.
Come è stata questa esperienza e quanto è durata la campagna?
"La campagna è durata un mese. Anche se non posso fare confronti con altre campagne, è stata un'esperienza molto bella che mi ha portato a stare fra la gente. Ho parlato con tantissime persone, persone molto belle. La cosa fondamentale per me è stata quella di ascoltare i cittadini, le loro segnalazioni e anche le critiche che, dove siano costruttive, vanno sempre tenute da conto per migliorare la situazione. Ho anche imparato tante cose nuove, confrontandomi con realtà diverse, e ho anche potuto scoprire, nel mio municipio, posti molto belli che ora fanno parte del mio bagaglio culturale".
Quali sono i temi maggiormente sentiti dalla gente?
"La gente sente come tema principale la sicurezza, un punto che tutti quanti sentono molto forte. Poi tantissime persone sono contro il reddito di cittadinanza. Ho conosciuto degli anziani che vivono con la pensione minima e che arrancano per arrivare a fine mese, e che ce l'hanno a morte con il reddito di cittadinanza, anche se questo non è un tema legato al territorio".
Molte persone sono poco informate sul 'come' si voti.
"La maggior parte. C'è poca informazione in merito, in televisione e sui vari media il sistema di voto è spiegato poco e male. In parole semplici la scheda azzurra vale per il Comune, quella verde per il Municipio. La modalità di voto è la stessa per entrambe le schede, io e Davide Baltimora per esempio siamo candidati nel Municipio 2, e quindi per votarci si utilizzerà la scheda verde. Si può votare un solo candidato, ma se si votano due candidati, questi devono essere necessariamente di sesso diverso, altrimenti la scheda verrà annullata".
Come sono state le tue giornate elettorali?
"Intense. Ho dedicato sempre tutto il giorno a questa campagna. Nell'ultimo mese la mia giornata è stata intensa, dalla mattina presto fino a pranzo facendo i mercati, nel pomeriggio a fare telefonate e a inviare messaggi whatsapp, mentre quasi ogni sera ho partecipato ad aperitivi elettorali".
Una sua intervista è stata pubblicata proprio questo venerdì sulla pagina milanese de "Il Giornale". "Ognuno deve fare la sua parte" dice. Una frase che, già da sola, rappresenta uno slogan e una sincera promessa d'impegno.
Nella galleria fotografica alcuni dei candidati della Lega durante la serata di presentazione della campagna elettorale (foto Bordignon)