lunedì 29 novembre 2021

Imprenditore africano arrestato a Cuneo per caporalato

La foto usata da "Il Primato Nazionale"
Papillon verde e sguardo felice da 'negretto' integrato, Osman Kouyate, africano 50.enne di origine ivoriana, è stato arrestato, assieme al cognato (anche lui della Costa d'Avorio e presidente della cooperativa Salimo), con l'accusa di intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento. In una sola parola: caporalato.
Arrivato in Italia nel 1992, da bracciante a Rosarno era diventato un imprenditore di successo, ovviamente idolatrato dalla Sinistra affamata di accoglienza e di 'meticciamento' con l''amico africano'.
Al centro delle indagini la cooperativa Salimo (termine di origine ivoriana che significa 'sano'), che organizza il trasporto e l’alloggio dei lavoratori agricoli, oltre che nel Cuneese, nelle zone di Alba e Saluzzo e nel Torinese. Le accuse di sfruttamento riguarderebbero anche questi trasporti, per i quali Kouyate ha detto di avere richiesto un contributo di tre euro a viaggio. Oltre all'attività svolta con la cooperativa, Kouyate esporta frutta raccolta in Costa d’Avorio, Mali, Burkina Faso e Senegal. (fonte: Cuneodice.it)
Dura la presa di posizione della Lega, per bocca dei parlamentari cuneesi Giorgio Maria Bergesio e Flavo Gastald: "La cooperativa, che era rapidamente cresciuta da 40 a 250 soci lavoratori in pochi anni, secondo l'accusa nascondeva un vero e proprio giro di caporalato con sfruttamento dei migranti nel settore agricolo. Se confermato – affermano i due – si dimostrerebbe quello che la Lega sostiene da anni: troppo spesso il paravento del buonismo pro immigrazione serve per nascondere traffici illeciti e sfruttamento". (fonte: Il Primato Nazionale)