La parata del 'Tata' su Tuttosport |
Il Milan, una volta tanto, raccoglie 'quasi' il massimo, con il minimo sforzo, dimostrando di saper soffrire e mettendo in evidenza una maggiore incapacità di andare in gol da parte di una squadra, l'Inter che, davanti, ha perso la devastante potenza di Romelu Lukaku.
Da milanista trovo privi di logica gli insulti ad Hakan Cahlanoglu, soprattutto perché non ha senso insultare il NULLA. Si insulta qualcuno che ti ha ferito, qualcuno che ha lasciato un segno importante nella tua società, che ti ha sedotto e poi abbandonato. Qualcuno insulterebbe Patrick Kluivert, inutile meteora rossonera? O Ricardo Rodriguez, che pure nel Milan ha giocato, liberandoci dopo troppi anni della sua presenza per accasarsi al Torino? No di certo. Certi giocatori andrebbero ringraziati per averci liberato della loro tremebonda immagine. I fischi a Cahlanoglu sono stati un deprecabile errore di inesperienza da parte di una tifoseria che non è più abituata ad addii di ben altro calibro, come quelli che furono di Andryi Shevchenko e 'Riccardino' Kakà. Cahlanoglu non è solo un poveraccio turco passato da una parte all'altra del Naviglio per un pugno di euro, ma pure un giocatore che non merita di essere né odiato né rimpianto, essendo, appunto, il nulla.
Infine grande esaltazione per Ciprian Tătărușanu, al secolo Tatarusanu, per tutti noi ormai Tata, perché adesso è Tatamania completa, totale. Il sostituto del sostituto di Gianlugi Donnarumma, alias Dollarumma, alias Paperumma, ha fatto una grandissima parata sul rigore di Lautaro Martinez, non uno a caso. L'interista medio parlerà di 'errore' del Toro. Non è vero: raramente si è vista una parata così bella su un rigore, peraltro di così grande importanza. Il vero eroe del derby è lui. Con buona pace dei 'bauscia' e del 'coniglio' turco.