lunedì 8 novembre 2021

Arriva la Focaccia dei Templari, il panettone dai sapori medioevali

La Focaccia dei Templari (foto ufficio stampa Camilla Rocca)
Non poteva che attrarre la mia curiosità un comunicato arrivatomi con tanto di presentazione di una fantomatica Focaccia dei Templari, opera del maestro pasticciere Claudio Gatti, appositamente creata per il Natale.
Una proposta che abbina il piacere del palato alle proprietà salutistiche dell'erba cicoria e del liquore centerbe.
All'interno la farcitura è realizzata con il cosiddetto 'caffè dei poveri', ovvero l'unione della cicoria, bevanda prediletta dai templari nelle serate conviviali e del centerbe, digestivo dei monaci dell'abbazia di Chiaravalle della Colomba di Alseno, in provincia di Piacenza.
"Ho dedicato questa focaccia al mio territorio, quella della Food Valley e della via Francigena", racconta il pasticcere di Tabiano Terme, in provincia di Parma. "L'ho pensato per dedicarla all'antica chiesa di San Leonardo di Limoges, passaggio d'obbligo per le schiere di pellegrini che si recavano a Roma percorrendo la Via Francigena con un piccolo ospedale per i malati e pellegrini, che si dice fosse anche sede dell'ordine templare, a pochi chilometri dalla mia pasticceria. Per realizzarla ho preso spunto da antichi ricettari che ho trovato in loco, risalenti al XXI secolo".
Prima del 1570 il caffé non esisteva in Europa e i cavalieri templari erano soliti usare la cicoria, raccolta per le sue proprietà curative e alimentari, come decotto. La radice di cicoria ha un sapore molto amaro e con l’essiccazione e una leggera tostatura prende un sapore molto simile al caffè.
Oggi sappiamo che la cicoria è usata per la forte azione digestiva dovuta al gusto amaro, inoltre, ricca di polifenoli, forti antiossidanti che contrastano i radicali liberi con effetto anti invecchiamento.
"Il consumatore cerca un prodotto buono, ma allo stesso tempo leggero, con pochi zuccheri e un contenuto minimo di grassi, senza conservanti, senza coloranti o aromi. Le persone sono sempre più attente e coscienti. Ecco perché al 'light', leggero, si è aggiunto l'aggettivo 'bright', chiaro, naturale, che è sempre molto attento al benessere e alla leggerezza dei prodotti dolciari, mantenendo intatto il gusto" conclude Gatti.