mercoledì 3 novembre 2021

Elezioni in America: Virginia ai repubblicani, la rivincita di Trump

La vittoria di Youngkin nell'apertura del sito di Fox News
Sono bastati pochi mesi di presidenza Joe Biden, per fare cambiare idea agli elettori americani. Nella notte, le elezioni tenutesi in Virginia hanno portato alla vittoria per la carica di governatore il candidato repubblicano Glenn Youngkin, sconfiggendo il democratico Terry McAuliffe che, fino a tre mesi fa, era considerato il grande favorito. Il tutto come possibile primo scalino di un ritorno in auge di Donald Trump in vista delle elezioni del 2024.
In un anno l'effetto Biden in Virginia è evaporato: dopo aver conquistato lo Stato con dieci punti di vantaggio su Trump, i democratici hanno perso la corsa a nuovo governatore, dodici anni dopo l'ultima volta.
Youngkin, 54 anni, master ad Harvard, il manager milionario politicamente scorretto, quello capace di infrangere ogni tabù democratico (cit. AGI), ha vinto nella notte con circa tre punti di vantaggio su McAuliffe.
Youngkin ha condotto fin dal primo spoglio dei voti. Molti analisti (ovviamente con spirito... 'democratico') si erano affrettati a ricordare che in Virginia le cose erano andate così anche un anno fa: Trump era partito forte, per poi cedere nella notte a Biden. E quindi in tanti erano convinti che McAuliffe avrebbe recuperato, soprattutto confidando nel voto della contea di Fairfax, una delle più grandi, di anima democratica, l'ultima a essere conteggiata. Ma non è andata così.
Una vittoria frutto anche dell'alta presenza alle urne, un'affluenza che ha superato i tre milioni di votanti, più di mezzo milione rispetto al 2017. Se Biden aveva pensato di spaventare l'elettorato, avvertendo che "ogni voto a Youngkin" sarebbe stato "uno dato a Trump", ha sortito l'effetto opposto: il referendum tra lui e Trump è stato vinto dall'ex presidente. Youngkin, che ha liquidato le questioni 'transgender' e promesso di mettere da parte i programmi didattici di critica alla teoria delle razze, ha intercettato la rabbia dei genitori degli studenti, perplessi sull'obbligo vaccinale. Il candidato repubblicano si è schierato a favore del vaccino, ma contro l'obbligo per i dipendenti pubblici. Ha utilizzato un linguaggio meno violento rispetto a quello trumpiano, ma non ha mai preso le distanze dall'ex presidente.
Dalla Virginia arriva così il segnale negativo che i Democratici temevano, una spinta importante per il proposito di Trump: ricandidarsi per le presidenziali 2024, consapevole di non aver perso il contatto con la sua base. (fonte: AGI)