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L'obiettivo è quello di supportare le vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il silenzio, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
Gli ospedali Bollini Rosa e i centri antiviolenza offriranno gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinici e informativi, in presenza e a distanza, consulenze e colloqui.
L'iniziativa fa parte del progetto di sensibilizzazione "La violenza ha molti volti: nessuna maschera per combatterla", una campagna 'social' promossa da Fondazione Onda che vede 'testimonial' del mondo della cultura, dello spettacolo, della scienza, dell’innovazione e dello sport lanciare un messaggio chiaro e conciso contro la violenza sulle donne.
"Già prima della pandemia", afferma Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda, "la violenza di genere rappresentava una grave emergenza sociale. Le misure di contenimento in atto dallo scorso anno hanno ulteriormente peggiorato la situazione di molte donne che si sono trovate forzatamente confinate, intrappolate tra le mura domestiche, rendendo ancora più difficile chiedere aiuto. L’obiettivo di questa iniziativa è avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza che dispongono di percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno".
Secondo i dati dell’indagine ISTAT, le richieste di aiuto durante la pandemia sono molto aumentate: nel periodo di 'lockdown' forzato si è verificato un notevole aumento di violenza domestica, le chiamate effettuate verso il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking hanno avuto un andamento crescente a partire da marzo 2020, arrivando a più di 15 mila a fine anno, con un aumento del 79,5% rispetto al 2019, con picchi di richieste di aiuto ad aprile 2020 con un +176,9% rispetto allo stesso mese del 2019, e a maggio, un +182,2% rispetto al 2019.