mercoledì 3 novembre 2021

Papa Francesco sputa sulle vittime delle 'marocchinate'

La foto tratta dal sito de "Il Primato Nazionale"
Vale la pena, nella notte che segue la giornata dedicata ai defunti, dedicare un pensiero a Papa Bergoglio, l'omino vestito di bianco e dall'occhio flebile e dormiente, che dedica un pensiero a tutti i mali del mondo a convenienza, dimenticandosi delle vere vittime, quelle più vicine ma che magari costituiscono una inutile seccatura per i fini del Vescovo di Roma, sdoganando le peggiori teorie del terzomondismo e della globalizzazione.
Prendo a prestito il puntuale articolo di Cristina Gauri, giornalista poliedrica de "Il Primato Nazionale", intitolato "Bergoglio dice messa al cimitero dei goumier: le vittime delle marocchinate morte due volte".
Non servono molti commenti al riguardo, se non riproporre alcuni punti chiave dell'articolo.
"Lo sdegno, il grido di dolore dell’Associazione nazionale vittime delle marocchinate è rimasto completamente inascoltato: senza curarsi minimamente delle lamentele espresse dal presidente Emiliano Ciotti nei giorni scorsi, stamattina Bergoglio ha celebrato la messa dei Defunti al cimitero militare francese. Lo ha fatto sulle tombe, cioè, di quei goumier marocchini del Corpo di spedizione francese in Italia che fino all’ottobre del ’44 stuprarono, torturano e ammazzarono decine di migliaia di donne (ma non solo) soprattutto nel Centro Italia. Le marocchinate, una tragedia nazionale a lungo taciuta e che — come se non bastasse — tutt’oggi subisce numerosi tentativi di minimizzazione da parte della sinistra. Come, del resto, avviene regolarmente per le Foibe. Oggi è arrivato l’ennesimo sfregio, stavolta per mano del Vaticano".
L'articolo di Cristina prosegue, ma il concetto pare chiaro. Ancora una volta il Vaticano si accoda al pensiero unico dominante e dimentica le vittime vere, magari un po' scomode (un po' tanto...), sicuramente d'intralcio verso il peggiore dei matrimoni: il cattocomunismo.