giovedì 27 febbraio 2025

L'ONU allarmata: ad Haiti ondata di brutalità estrema

Foto di Miguel Caireta Serra per Pexels
Haiti ha assistito ad una "ondata di brutalità estrema" nelle ultime settimane, con numerosi omicidi e migliaia di persone costrette a fuggire dalle loro case, ha avvertito un consorzio di agenzie ONU, ong e donatori.
"Intere famiglie sono state brutalmente annientate nelle loro case, mentre altre, tra cui bambini e neonati, sono state uccise a colpi di arma da fuoco mentre cercavano di scappare", ha affermato il gruppo, organizzato dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.
Le gang controllano ampie porzioni di Haiti, inclusa la maggior parte della capitale Port-au-Prince, e la violenza è aumentata nonostante l'arrivo di centinaia di poliziotti nell'ambito di una missione di supporto alla sicurezza multinazionale (Mss) guidata dal Kenya.
"Siamo profondamente allarmati e sgomenti per l'inaccettabile e disumana intensità della violenza che sta imperversando ad Haiti, un'ondata di brutalità estrema che, dalla fine di gennaio, ha causato la perdita di molte vite umane", ha affermato il gruppo, secondo cui 4.000 persone sono state costrette a fuggire dalla zona di Kenscoff della città, insieme ad altre 2.000 dai comuni di Delmas, Port-au-Prince e Petion-ville. Il gruppo ha invitato "tutte le parti coinvolte in questa violenza a interrompere questo ciclo di terrore e porre fine a questa spirale incontrollata".
Nuovi attacchi si sono verificati nella tarda notte tra lunedì e martedì, hanno affermato i residenti di due quartieri della capitale. "Hanno incendiato la nostra casa con mio padre dentro. È crudele", ha detto un residente che è riuscito a fuggire dalla zona. Un altro ha detto che l'attacco è avvenuto la mattina presto mentre le forze di sicurezza dei vigilanti si stavano riposando. "I banditi ci hanno attaccato a sorpresa", ha detto.
L'Onu ha registrato l'anno scorso 5.600 decessi legati alla violenza delle gang, il 20% in più rispetto al 2023, oltre a 1.500 sequestri di persona e quasi 6.000 casi di violenza di genere, il 69% dei quali erano casi di violenza sessuale. (fonte: ANSA-AFP)

Corea del Sud, dopo nove anni aumentano le nascite

Una coppia asiatica (foto di Vino Li per Unsplash)
Il numero di bambini nati nel 2024 in Corea del Sud è cresciuto per la prima volta in nove anni in scia all'aumento dei matrimoni dopo la pandemia del Covid-19, all'evoluzione sociale verso l'esperienza da genitore e ai cambiamenti demografici.
Le nascite, secondo i dati dell'Agenzia statistica nazionale (Statistics Korea) si sono attestate a 238.300 unità (+3,6% rispetto al minimo storico di 230.000 unità del 2023), invertendo il trend di discesa iniziato nel 2015 (a quota 438.400).
Anche il tasso di fertilità totale, il numero medio di figli che una donna dovrebbe avere nel corso della sua vita, è rimbalzato per la prima volta in 9 anni, salendo a 0,75 nel 2024 dal 0,72 del 2023, oltre la precedente previsione del governo di 0,74.
Il dato, tuttavia, resta comunque tra i più bassi al mondo e circa la metà della media dei Paesi dell'OCSE, mentre gli schemi dei demografi indicano il cosiddetto 'livello di sostituzione' di 2,1 nascite per donna, il tetto necessario per mantenere una popolazione stabile senza immigrazione. Seul, a tal proposito punta ad far salire il tasso a quota 1 entro il 2030.
"La tendenza crescente nei matrimoni iniziata dopo la pandemia del Covid-19 è continuata", ha affermato Park Hyun-jeong, funzionario di Statistics Korea, in una conferenza stampa, secondo cui il loro numero è salito ai massimi dal 1996.
L'agenzia, nel resoconto dato dalla Yonhap, ha anche attribuito l'aumento delle nascite a percezioni positive verso il matrimonio e l'esperienza di genitore tra le generazioni più giovani. Park ha anche sottolineato i cambiamenti demografici, notando che la popolazione sui 30 anni, fascia di età chiave per la procreazione, è aumentata.
Il numero di nascite ogni 1.000 donne è arrivato a 70,4 tra quelle sui 30 anni, seguito da 46 per quelle sui 30 anni e da 20,7 per le persone sui 20 anni.
La Corea del Sud lotta da tempo contro un tasso di natalità stagnante a causa del ritardo o della rinuncia delle nozze tra oneri economici e norme mutevoli sulle politiche sociali. In risposta, Seul ha introdotto misure per sostenere matrimonio ed educazione dei figli. "Con le stime del numero di donne in età fertile in calo, fattori come le politiche governative e l'evoluzione dei valori sociali possono ancora influenzare i tassi di fertilità", ha affermato Park. (fonte: ANSA)

mercoledì 26 febbraio 2025

I clandestini negli Stati Uniti saranno schedati, previste pene severe

L'amministrazione del neopresidente Donald Trump chiederà agli stranieri che si trovano illegalmente negli Stati Uniti di iscriversi a un registro e fornire le loro impronte digitali: sanzioni pesanti per chi non si adeguerà. In pratica dovranno essere schedati.
Una decisione logica ma che, sicuramente, alle permissive latitudini italiche farà storcere qualche naso imbronciato della Sinistra 'buonista'.
L'annuncio, del dipartimento degli Interni, mostra come 'The Donald' continui a voler mantenere la promessa di combattere l'immigrazione clandestina.
Dovranno iscriversi al registro tutti i cosiddetti 'migranti' senza documenti dai 14 anni in su.
"Il presidente Trump e il ministro degli Interni, Kristi Noem, hanno un messaggio chiaro per coloro che si trovano nel Paese illegalmente: andate via - afferma Tricia McLaughlin, portavoce del dipartimento degli Interni -. Dobbiamo sapere chi è nel nostro Paese per la sicurezza degli americani". Una lezione anche per l'Italia e l'Europa. (fonte: ANSA)

martedì 25 febbraio 2025

Ashley Roberts, un sexy tartan alla London Fashion Week

Immagine tratta dal "Daily Record"
Lei è Ashley Roberts, ed è una delle ex componenti (poi riunitesi) delle Pussycat Dolls, 'gruppo pop-dance street art urban statunitense, creato dalla coreografa Robin Antin nel 1995 come corpo di ballo burlesque' (fonte Wikipedia) ma che poi, grazie al successo ottenuto, si è lanciato mani e piedi (e gambe) nel mondo della musica commerciale.
Nata a Phoenix, in Arizona, ma di origini gallesi, la bella Ashley, classe 1981, ha deciso di presentarsi alla London Fashion Week con un provocante vestitino in stile tartan con colori blù, verde e rosa.
Sfidando le gelice temperature inglesi, la Roberts ha preferito a un caldo paio di pantaloni dei nei collant che hanno avvolto le sue splendide gambe. Degli stivaletti di vernice hanno provocato la sua affascinante 'mise', con cui ha preso parte allo show di Helen Anthony. Tema portante, ovviamente: il tartan.

Messico, il criminale Jesús Ricardo Patrón Sánchez estradato negli Stati Uniti

Droga e stupefacenti (foto di Raimond Klavins per Unsplash)
Jesús Ricardo Patrón Sánchez
, alias 'El H-3', esponente di spicco del cartello messicano dei Beltrán Leyva, è stato estradato negli Stati Uniti dove dovrà rispondere alle accuse di traffico di droga, armi e riciclaggio di denaro nella Corte federale di Brooklyn.
Lo ha reso noto il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Patrón Sánchez è stato processato il 22 febbraio a Brooklyn con l'accusa di essere il leader di un'organizzazione criminale (il cartello dei Beltrán Leyva), di distribuire narcotici su larga scala e di uso di una o più armi da fuoco connesse a reati di narcotraffico.
L'uomo, conosciuto nel mondo dei 'narcos' anche come 'il Diabolico', 'James Bond' e 'Xman', era stato arrestato in Messico nel 2019 ed è stato estradato il 21 febbraio scorso, riporta il sito "Milenio".
"Come si sostiene nell'accusa formale e nei documenti giudiziari, Sánchez è stato uno dei principali leader dell'organizzazione di traffico di droga conosciuta come H-2, brutalmente violenta, che ha inondato le strade degli Stati Uniti con droghe pericolose e ha protetto le sue operazioni mediante omicidi e corruzione", ha dichiarato John J. Durham, procuratore degli Stati Uniti del distretto orientale di New York. (fonte: ANSA)

lunedì 24 febbraio 2025

Olio Officina Festival, l'edizione 2025 trasloca a Genova

Un momento della presentazione (foto Bordignon)
Dopo quella di Milano, anche Genova ha ospitato la presentazione dell'edizione 2025 di Olio Officina Festival, che proprio nella città ligure si svolgerà per questa sua 14.a edizione presso i Magazzini del Cotone dal 27 febbraio al 1 marzo.
Ideato e diretto da Luigi Caricato - oleologo, giornalista, scrittore e tra i massimi esperti di olio al mondo - Olio Officina Festival si è affermato negli anni quale unico think tank italiano nel comparto olio da olive, offrendo ad appassionati oleofili, curiosi, esperti, nonché operatori del food & beverage e buyer della Gdo, la possibilità di assaggiare - in degustazioni guidate e comparate e laboratori - sia oli extra vergini di oliva sia olive da tavola provenienti da tutta Italia - così da scoprire le infinite sfumature delle oltre 500 varietà (cultivar/olivigni) coltivate nel nostro paese - e anche dal resto del mondo, addirittura dall'estremo oriente. Ci sarà spazio anche per gli oli in abbinamento al cibo, e per gli aceti e altri condimenti, che saranno anch'essi protagonisti di racconti esperienziali, degustazioni e ricette.
A completare la rassegna, un fitto calendario di talk-show e conferenze - su economia, politica, design e packaging, cultura, moda, arte, letteratura - con l'intervento di ospiti di primo piano che da sempre assegnano a Olio Officina Festival un respiro culturale, oltre che colturale, con grande attenzione alle pratiche agronomiche: in un workshop dedicato si insegnerà, anche ai profani, a propagare gli alberi di olivo.
Il tema portante "L'olio e il mare" si declina anche in progetti innovativi, come la coltivazione degli olivi su piattaforme marine galleggianti, con piante che affonderanno le radici nell'acqua salina in modo da studiare il grado di resistenza alla salinità di diversi olivigni/cultivar. Una iniziativa dall’alto valore ecologico visto che gli olivi apporteranno un effetto benefico, contribuendo in parte a bonificare le acque dalla presenza di nitriti dovuti all’inquinamento dei mari per via dello sversamento di reflui.
Ingresso libero, fino a esaurimento dei posti. Masterclass su scuola di cucina con l’olio, solo su prenotazione, a cinque euro.

Altre immagini (foto Bordignon):



Elezioni tedesche: AfD trionfa fra i giovani e in Germania Est, i complimenti americani

Immagine tratta dal quotidiano "Libero"
La Destra tedesca, o Estrema Destra, di Alternative für Deutschland, come la dipingono i giornalucoli italiani e quelli legati a doppio filo alla 'demagocrazia' occidentale (praticamente il 95% del totale) trionfa in Germania, raddoppiando i propri volti, e l'Europa si rannicchia impaurita.
Tant'è, Alice Weidel e i suoi eletti tirano dritto, ricevendo innanzitutto i complimenti del presidente americano, Donald Trump e, successivamente, quelli del 'delfino', Elon Musk. Lo ha dichiarato la stessa Weidel nella conferenza stampa tenuta insieme al co-leader del partito Tino Chrupalla: "Appena sveglia, acceso il telefono, ho visto di aver ricevuto chiamate e messaggi dagli Stati Uniti, fra cui anche da Elon Musk, il quale si è congratulato per il fantastico risultato". La Weidel ha poi aggiunto che risponderà immediatamente, e sempre per telefono, a Musk.
Sempre la leader di AfD, fra l'altro lesbica riconosciuta e convivente con una extracomunitaria (alla faccia del presunto razzismo...), ha parlato del grande successo colto soprattutto nei Länder dell'ex Germania Est, dove ha ottenuto il doppio dei voti rispetto alla CDU, assicurandosi 45 dei 48 seggi disponibili.
"Siamo ormai una potenza riconosciuta a livello internazionale, e siamo in contatto con tutti, compresa l'amministrazione Trump" ha aggiunto con entsiasmo la Weidel.
Nel dettaglio, i risultati di AfD nelle regioni orientali della Germania sono un successo ovunque, con un vantaggio più che solido sugli avversari. In Brandeburgo con il 32,5%, seconda forza politica è la Cdu con il 18,1. In Mecklenburg-Vorpommern Afd ottiene il 35%, seconda la Cdu al 17,8%. In Sassonia Afd arriva al 37,3%, seconda sempre la Cdu con il 19,7. In Sachsen-Anhalt il partito di Weidel arriva al 37,1%, con la Cdu che si ferma al 19,2%. In Turingia il miglior risultato con il 38,6%, seconda la Cdu con 18,6%.
Chrupalla è poi intervenuto per sottolineare che anche lui ha ricevuto un gran numero di messaggi di congratulazioni, anche da "due giocatori della nazionale tedesca, specificando che si tratta di due ex giocatori del Bayern Monaco". Chi esattamente, non lo ha detto, ma ora inizierà sicuramente la caccia per identificarli.
Infine, le statistiche sul profilo dei votanti: perché se è vero che l'estrema sinistra della Linke ha visto dalla sua parte il 25% dei giovani under 24, Afd non è assolutamente preferita dai più anziani, come qualcuno preferirebbe far credere. Anzi, a votare per il partito di Alice Weidel è stato addirittura il 20% degli under 24, mentre è stato scelto appena dal 10% degli ultrasettantenni.

domenica 23 febbraio 2025

Telefonata Trump-Trudeau, il canadese accetta tutte le condizioni

Donald Trump come George Washington (dal Globe and Mail)
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro canadese, Justin Trudeau, hanno discusso del fentanyl e della guerra in Ucraina in una telefonata avvenuta sabato. Lo riporta la Casa Bianca.
"Il primo ministro Trudeau ha fatto eco al desiderio del presidente Trump di vedere la fine della guerra e ha riconosciuto che (lui) è l'unico leader mondiale che può portare avanti una pace giusta e duratura", ha osservato la Casa Bianca in un comunicato.
Secondo la nota, il presidente statunitense ha indicato a Trudeau che il conflitto non sarebbe mai iniziato se lui fosse stato presidente all'epoca, cosa che il canadese ha "accettato".
Nel corso della conversazione, Trudeau ha anche informato il repubblicano che il Canada è riuscito a ridurre del 90% il fentanyl che attraversa il confine settentrionale degli Stati Uniti.
Il Canada ha recentemente nominato uno "zar del fentanyl" come parte di uno dei compromessi offerti a Trump per ottenere una sospensione di 30 giorni dei dazi del 25% che sarebbero dovuti entrare in vigore il 4 febbraio.
Dalla fine del 2024, Trump ha incolpato Canada e Messico per il flusso di migranti e della potente droga, il fentanyl, negli Stati Uniti.
Il leader repubblicano ha dichiarato che imporrà tariffe del 25% sulle importazioni dai due Paesi a meno che questi non agiscano per fermare il flusso di migranti e di fentanyl negli Stati Uniti. (fonte: AGI)

Elezioni in Germania, la necessità di un mondo che svolti a Destra

Tre candidate di AfD dal profilo Facebook di Marie-Thérèse Kaiser
Arriva dalla Germania, soffia dall'Italia, ma anche dal Nord Europa, e grazie a Donald Trump si sviluppa anche da quegli Stati Uniti che da sempre l'avevano osteggiata, anche in passato. La Destra, una Nuova Destra potente, nazionalista e protettrice dei fondamenti etnici e tradizionalisti delle genti europee, si impone a prescindere da quello che sarà il risultato delle elezioni tedesche.
Alternative für Deutschland è la grande speranza della Nuova Europa, che non ha paura del proprio passato, che rifugge qualsiasi compromesso con un futuro che sembrava disegnato appositamente per eliminare i geni europei, per mischiare quella che è la nostra storia e il nostro destino, quello di risollevare i popoli del Vecchio Continente e di affondare chiunque voglia meticciare le loro fondamenta, a meno che non sia pronto ad adeguarsi e a sottomettersi alle nostre leggi.
Che la Germania sia ancora la nostra guida, quindi, una volta ancora faro di un'Europa nuova e spirituale, a prescindere dal risultato del voto.

Leggi anche: NAFRI, le donne tedesche contro gli immigrati nordafricani

giovedì 20 febbraio 2025

Trump mette Zelensky al muro: "Comico modesto e dittatore non eletto"

Un'immagine di Donald Trump tratta dal "New York Post"
Inarrestabile Donald Trump, come da tradizione ma anche più di quanto era plausibile attendersi. Il neopresidente degli Stati Uniti entra a gamba tesissima in quella politica internazionale nella quale Joe Biden appariva tentennante come il Parkinson che pareva condizionarne i movimento del capo.
L'uomo del MAGA mette l'Europa e l'Ucraina di fronte alle proprie responsabilità. 'Il Re è nudo', si potrebbe dire, senza èiù scuse.
Davanti alla platea di investitori della Future InvestmentInitiative, a Miami, Trump non si è tirato indietro, esprimendo quello che tanti hanno pensato in questi anni, in cui la cosiddetta 'morale comune' e la demagogia occidentale serviva come piatto pronto: la Russia 'cattiva' avrebbe aggredito l'Ucraina. E da qui una guerra con migliaia di morti, questo l'unico dato certo, e drammatico.
Volodymyr Zelensky, ha detto il presidente americano, parlando del leader ucraino, ancora in carica sebbene il proprio mandato presidenziale sia abbondantemente scaduto, sarebbe un "comico di modesto successo" e un "dittatore non eletto" che "si rifiuta di indire elezioni" e che dovrebbe "muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto" perché "la guerra sta andando nella direzione sbagliata. Io amo l'Ucraina, ma Zelensky ha fatto un lavoro terribile".
Trump ha avuto parole dure anche per l'Europa: "Sarebbe meglio che si occupasse di immigrazione con più intelligenza e con più forza, prima che sia troppo tardi".
Infine una stoccata interessante anche ai lavoratori in 'smart working', una condizione curiosa, che anche in Italia ha provocato molti danni a tante cittadine che sul movimento del lavoro fondavano la propria economia. "Ho visto alcuni grandi uomini d'affari - ha commentato Trump - dire che stiamo tornando assolutamente indietro. Non si può lavorare da casa. Non lavorano, vanno a giocare a tennis, giocano a golf o fanno altri lavori, ma non lavorano. Non puoi costruire una compagnia o un Paese in questo modo".

mercoledì 19 febbraio 2025

Scoperto un nuovo riccio minuscolo, il Coendou Vossi

La Colombia ha reso noto la scoperta del settimo riccio endemico del paese sudamericano, battezzato con il nome scientifico di "Coendou vossi", una specie che misura appena 33 centimetri, con una coda che copre il 70% del suo corpo e interamente ricoperto di aculei.
L'Istituto Humboldt, dedicato alla ricerca sulla biodiversità, ha dichiarato che si tratta di una grande scoperta per la fauna colombiana, poiché l'ultima specie endemica locale registrata risaliva a 126 anni fa, secondo i dati dell'"Atlante della Biodiversità colombiana: grandi roditori".
Héctor Ramírez, professore dell'Università di Caldas, ed Elkin Noguera, ricercatore presso la Gestione dell'Informazione Scientifica dell'Istituto Humboldt, hanno spiegato che, nel 2018, un gruppo di scienziati aveva intrapreso un'analisi di ricerca sui ricci nel paese, ponendo l'accento sulla specie "Coendou quichua", tipica di Colombia, Ecuador e Panama, e che aveva scoperto la nuova specie grazie a una serie di differenze fisiche.
Dopo aver incrociato le informazioni con i musei naturali e aver effettuato test del DNA e analisi morfologiche, è stato confermato come si tratti di una nuova specie.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica "Journal of Mammalogy". (fonte: ANSA)

martedì 18 febbraio 2025

La Basilicata a Milano, viaggio nelle eccellenze enogastronomiche

I prodotti lucani esposti a Milano (foto Bordignon)
Il piacere dell'incontro e del confronto con i giovani, ma anche la gioia dell'esposizione di prodotti e sapori della Basilicata, o Lucania, secondo l'antica e più tradizionale denominazione.
Teatro dell'evento la scuola alberghiera "Amerigo Vespucci", la prima e più antica di Milano, in cui è stato proiettato il documentario "Basilicata, viaggio nelle eccellenze culturali e enogastronomiche 2025", già presentato alla BIT di Milano, realizzato dall'Associazione Basilicata Today, presenti Nino Vitelli, Marco Fanuzzi e Michele Petrocelli, cui ha aperto le porte dell'istituto Vespucci il dirigente scolastico, professor Luigi Costanzo.
Al termine della proiezione, in cui si sono susseguite le eccellenze enogastronomiche e le bellezze del territorio lucano, protagonisti sono diventati gli studenti, sia in cucina che ai tavoli, con lo chef Vincenzo Cipolla e gli altri professori a dare il là a una giornata in cui i ragazzi hanno saputo e potuto esprimere il meglio di sé, attraverso la realizzazione e il servizio di una serie di piatti tipici della cucina mediterranea.

Le altre immagini della giornata trascorsa all'Istituto Vespucci (foto Bordignon)







domenica 16 febbraio 2025

JD Vance, studente modello per diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti

JD Vance (foto tratta dal New York Post)
E' davvero il segno, finalmente, che il cambiamento c'è, e si vede. JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti, è un uomo che lascia il segno, 'hombre del partido' dalla schiena dritta, espressione diretta del neopresidente americano, Donald Trump.
La sensazione, o meglio, la certezza, è che rispetto ai tanti vicepresidenti che lo abbiano preceduto, a cominciare dalla tremebonda Kamala Harris, sbiaditi e privi di struttura, Vance sia un politico dalla spiccata personalità. Privo di una formazione europea, e questo è un male, ma dotato di un pragmatismo tutto americano, sconosciuto ai suoi predecessori, è questo è un bene. Appare quasi come un novello John Wayne. anche nella struttura fisica. Per quanto riguarda quella intellettuale, gli americani non ne hanno bisogno, sono i padroni del mondo, o di parte di esso, e questa volta, senza le false ipocrisie che contrassegnavano l'immagine di Joe Biden e del suo pastrocchio democratico, sono ben decisi a riaffermarlo.
I colloqui con la delegazione ucraina, guidata niente meno che da Volodymyr Zelensky, sono stati il primo passo. I dichiarati incontri con la Russia, senza l'inutile Europa a intromettersi con le proprie pastoie ideologiche e guerrafondaie, saranno il secondo. Molto interessante anche il plauso verso Alternative für Deutschland che rappresenta il vero futuro di un continente che sappia reagire all'invasione di clandestini che ne stanno drammaticamente modificando la costituzione etnica e sociale.
Vance (e Trump) ha compreso perfettamente che solo un'Europa slegata dal proprio passato può rappresentare un valido partner in chiave anticinese.
Per questo i segnali che lancia sono chiari: per questo, così agendo, Vance non solo si esprime come politico dell'oggi, ma si propone come guida per il domani, studente modello per proseguire nell'opera e nel solco tracciato da Trump.

venerdì 14 febbraio 2025

L'incontro fra Trump e Putin e la curiosa pretesa di Ucraina, Europa e NATO di non venire messe da parte

La prima pagina del Corriere della Sera del 13 febbraio 
E' curiosa la pretesa dell'Europa, dell'Ucraina e della NATO di potersi sedere da pari a pari con Stati Uniti e Russia per poter discutere dei destini del mondo.
Sono state proprio queste entità a chiedere che la Guerra in Ucraina, da conflitto meramente locale si estendesse a guerra praticamente mondiale, una sorta di lotta del Bene contro il Male, di 'unione delle democrazie' contro la dittatura non bolscevica ma, chissenefrega, qualcosa ce lo si riesce sempre a inventare.
Oggi la sconfitta dell'Ucraina di un leader stanco e sempre più abbandonato come Volodymyr Zelensky appare ineluttabile.
Allo stesso ex attore 'ammaestrato' dalla vecchia 'nomenklatura' democratica americana con a capo il 'guerrafondaio' per eccellenza, Joe Biden, viene riservata da Donald Trump una semplice telefonata (strombazzata da tutti i media occidentali come una pietra miliare dell'eccellenza diplomatica ucraina), per poi venire bellamente scavalcato da quello che sarà un faccia a faccia fra il neopresidente americano e Vladimir Putin.
Basta e avanza per decidere dei destini del mondo, libero o meno, anche perché, nel 2025, discutere di democrazie e dittature è come proferire l'ormai consunta frase 'non ci son più stagioni'.
Ai futuri colloqui di pace (o di termine guerra o di fine invasione, si scelga la definizione più appropriata) non è necessaria l'ormai malferma Ucraina, il cui leader Zelensky aveva per primo emanato il diktat che mai sarebbe stato consentito trattare qualsiasi genere di pace con la Russia, a meno che non fosse quella successiva alla schiacciante vittoria finale; non è necessaria l'Europa e quella sorta di animale dimenticato dal tempo e dalla storia che è l'Unione Europea, sempre fallace nelle sue scelte, abilissima nel puntare sul cavallo sbagliato, incapace di restare neutra in un conflitto in cui schierarsi non aveva semplicemente senso; non è necessaria, e lo è meno che mai, la NATO, entità che ha sostenuto l'Ucraina a spada tratta fin dall'inizio, minacciando il coinvolgimento diretto sul campo del mondo occidentale fino a rischiare una guerra atomica.
Trump, dopo la promessa del rispedire i clandestini 'latinos' al di là del muro messicano, si avvia così a mantenere un'altra promessa: quella di pacificare il turbolento mondo contemporaneo, facendo schiumare di rabbia quell'Europa ancora legata a ideologie cadaveriche e bucoliche ormai sconfitte dalla storia.

martedì 11 febbraio 2025

Da Capua a Mosca, il lungo viaggio di un affresco antico 2500 anni

Un affresco del IV secolo avanti Cristo scoperto in una tomba a Capua e giunto nell''800 in Russia, è stato esposto per la prima volta al pubblico presso il Museo Pushkin di Mosca, dove rimarrà fino al 30 marzo, dopo essere stato sottoposto a un'attenta opera di restauro.
Si chiama "Il ritorno del guerriero" ed è stato conservato negli scantinati del Museo della regione di Voronezh per circa un secolo.
La lastra di tufo intonacata raffigura un giovane guerriero equestre con barba e rigogliosi capelli ricci. La sua testa, tuttavia, non è coperta da un elmo e dall'arma è visibile solo una lancia, dalla quale pende una tunica bianca macchiata di sangue: probabilmente un trofeo catturato a un nemico ucciso.
A causa dello stato frammentato dell'affresco, non è noto se il guerriero fosse accompagnato da altre figure, ma il motivo del ritorno con un trofeo indica il raggiungimento dello status di eroe.
Scoperto nel novembre del 1871 sul territorio dell'antica Capua (la moderna Santa Maria Capua Vetere), il frammento fu acquistato per la collezione privata della famiglia Doria, che poi, attraverso la mediazione dell'archeologo e mercante d'arte Wolfgang Helbig, lo vendette al museo dell'Università di Tarfu in Estonia, allora parte dell'Impero zarista.
Dopo la rivoluzione del 1917, l'affresco finì nel museo dell'Università di Voronezh in Russia, dove da allora è rimasto.
Il cattivo stato di conservazione, con diversi strati di polvere e una crepa, lo avevano fatto considerare finora inadatto all'esposizione. Il suo aspetto è però cambiato con un restauro compiuto fra il 2023 e il 2024 presso il Centro scientifico panrusso di arte e riproduzione Grabar.
"Questo dipinto ha una freschezza sorprendente e ti permette di sentire letteralmente il movimento del pennello dell'antico maestro, di percepirne la sua presenza", ha detto il responsabile del restauro, Alexander Gormatyuk. "E' come se questo cavaliere sannita tornasse dalle profondità del tempo, quando fu creato, due millenni e mezzo fa, da un anonimo maestro, e ora compare davanti ai visitatori quasi nella sua originale vividezza di colori", affermano i responsabili del Museo Pushkin. (fonte: ANSA)

Giorno del Ricordo: perché essere fascista non deve essere reato, ma massacratore di civili sì

Resti umani dalla foiba di Vines, presso Albona d'Istria (fonte Wikipedia)
Le foibe sono ormai una realtà incontestabile e drammatica della storia italiana, una tragedia che ha portato non solo a massacri e uccisioni, ma anche a deportazioni di massa, che il 10 febbraio viene commemorata con il Giorno del Ricordo.
Le vittime furono italiani, anzi istriani, gente soprattutto di lingua veneta, figlia di un'area geografica difficile, spesso costretta a sopravvivere più che a vivere, stretta nella morsa delle invasioni austriache dal Nord e slave dall'Est.
Un tempo direttamente collegate al grande Impero Asburgico, forse l'unica realtà politica in grado di amalgamare e coinvolgere entità etniche diverse, una volta finite sotto la dominazione italiana e sabauda, ecco come la sovranità di quelle terre sia stata sempre meno difesa e rivendicata, colpa di governi uno più pavido dell'altro, costretti nell'asservimento ai nuovi padroni americani, e schiavi della nuova entità europea costruita a uso e consumo degli stessi Stati Uniti.
Da una parte l'America, dall'altra la Russia, a farne le spese gli italiani. Anzi, gli istriani, accusati di essere 'fascisti' e giustificando con questo termine qualsiasi violenza, stupro, uccisione e massacro fosse concessa alle cosiddette 'vittime' slave. Vittime di guerra, sia ben chiaro, e non per questo giustificate al ruolo di presunti vendicatori, non contro l'esercito regolare o fascista, ma contro i civili innocenti.
Lo stesso termine 'fascista' dovrebbe cessare di essere considerato dispregiativo, e comunque non diverso da quello di 'comunista'. Fascisti sono coloro che, per vari motivi, imbracciarono una fede e un ideale che animò gli spiriti di tanti giovani della prima metà del secolo scorso, quanto invece di colore 'rosso' colorò la seconda metà.
L'essere stati 'collaborazionisti' del Partito Fascista Italiano non rappresenta assolutamente una colpa, o non lo è esattamente come lo è stato essere collaborazionisti dei partigiani, a propria volta assassini e autori di tante tragedie nascoste dalla storiografia italiana. Oppure, se venga considerato un crimine il primo, deve esserlo chiaramente anche il secondo.
Eppure, ancora oggi, soprattutto da quotidiani come "Il Manifesto", esistono personaggi come Eric Gobetti, che riescono ad alzare una mano per sentenziare, per esprimere un 'ma', un 'però'.
Senza dimenticare che, dentro alle foibe, spesso ancora vivi, non vennero gettati solo fascisti, ma intere famiglie di civili che con il fascismo non avevano nulla a che fare.
Ricordiamo le foibe, allora, ma ricordiamo anche i carnefici comunisti che le perpetrarono, slavi ma anche italiani. Comunisti.

lunedì 3 febbraio 2025

Milan-Inter 1-1: il pianto di Inzaghi, gli scudetti di cartone e il fallo su Jimenez

Il fallo su Jimenez
Il risultato di 1-1 fra Milan e Inter, alla fine, è più che giusto. I rossoneri sono stati bravi a imbrigliare i nerazzurri, quasi nulli per tutto il primo tempo, e nella ripresa incapaci di superare la concentrata difesa  milanista, fino a quando la stanchezza dei rossoneri, sfibrati da una partita di Champions League allucinante a Zagabria, ha aperto varchi clamorosi che i nerazzurri dapprima non sono stati in grado di sfruttare, fermati dalla sfortuna (due pali e una traversa) e due volte da un ottimo Maignan, per poi trovare il pareggio in pieno recupero con un gol viziato da un fallo su Jimenez. Ma va bene così.
La cosa che ha veramente colpito in negativo è stata l'allucinata reazione del tecnico interista, Simone Inzaghi, a fine gara: "I ragazzi sono stati magnifici, sono andati oltre: ho parlato con loro, ho fatto i complimenti. Purtroppo non sono andati oltre gli episodi: tre gol annullati, tre pali, un rigore clamoroso non dato. L'ho già rivisto, meglio che non lo rivedo perché è peggio". Da non credere. Il tecnico dell'Inter, squadra che, nella propria storia, è spesso entrata nell'iconografia popolare per una certa predisposizione alla 'piangineria', riesce a fare un grande calderone di pali (effettivamente sfortuna), gol annullati (per altrettanti fuorigioco clamorosi e inappuntabili) e un calcio di rigore che ha visto solo lui (l'intervento 'incriminato' di Hernandez sul giocatore dell'Inter è nettamente sul pallone), mentre omette chiaramente il fallo su Jimenez da cui parte l'azione del pareggio nerazzurro.
In un campionato, peraltro, dove molto spesso, come spesso capita alle squadre più forti, l'Inter ha goduto di occhi molto attenti a proprio favore sia dalla VAR che nelle comuni decisioni arbitrali.
Il web rossonero, alla fine, non lo ha perdonato: "Per chi è abituato a contare anche gli scudetti di cartone, è giusto che contino anche i gol in fuorigioco", una raffica ad alzo zero che definisce perfettamente il 'pianto greco' dell'allenatore dell'Inter.

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domenica 2 febbraio 2025

Milan-Inter 1-1, ecco a voi le ragazze del derby...

Una tifosa del Milan (foto Bordignon)
Derby vero, dentro e fuori dal campo. Fra Milan e Inter finisce 1-1, ma anche la bellezza femminile termina in parità.
L'eterno femminino non conosce colori, anche se di colori si è ornato attorno a San Siro.
Bionde e more, bianche e nere, le ragazze del derby arrivavano un po' da ogni dove, e tante sono state le strane, spesso accompagnate da gentile consorte o fidanzato.
Scorrendo alcune delle foto scattate si riconosce, baciata dal sole, una fanciulla arrivata appositamente dalla Tunisia, maglietta rossonera e accoppiata scarpe/calze bianche da ginnastica; una coppia di londinesi di evidente origine africana, forse nigeriana; una biondissima turca in paltò grigio e sorriso smagliante; un altrettanto bionda lituana, forse un dimessa nell'abito ma meravigliosa nel sorriso; la delicatissima inviata della testata "Calcio in pillole"; una coppia di giovani polacchi supertifosi rossoneri; una coppia di sorelle quasi gemelle, anche in questo caso tifosissime milanista, sebbene senza la relativa sciarpa d'ordinanza.
Basta e avanza come perfetto aperitivo di quella che sarà una partita ben giocata e chiusa senza ne vincitori ne vinti.

Ecco altre foto scattate prima della partita attorno allo stadio di San Siro (foto Bordignon)